“Torre Guaceto oltre ad essere una delle più belle riserve marine naturali al mondo, è anche un’area archeologica ricchissima e in questo momento è in corso la campagna di scavi in una delle calette sul mare dove è stata individuata una necropoli a cremazione risalente alla tarda età del Bronzo, XIII-XI sec. a.C.” – annuncia il sindaco di Brindisi –
Abbiamo avuto il piacere di visitare l’area insieme, rappresentanti istituzionali e autorità militari dei comuni, della provincia e regionali, condotti dal professore Teodoro Scarano che dirige l’equipe del Dipartimento di Beni culturali dell’Università del Salento che sta lavorando all’indagine in collaborazione con gli archeologi del Dipartimento di Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna”.
Torre Guaceto ha un altro primato è l’unica riserva italiana ad avere un laboratorio di archeologia, una risorsa continua per ricostruire le storie delle donne e degli uomini che hanno abitato questo luogo magico.
Sono le storie a muovere le persone e la riserva ce ne offre solo di straordinarie ed è per questo che è un punto di attrazione per turisti da tutto il mondo. Ieri tra le tante esperienze abbiamo assistito alla liberazione di una tartaruga in mare perché Torre Guaceto è anche un Centro Recupero Tartarughe Marine.
Scoperta una necropoli dell’Età del Bronzo sotto una splendida spiaggia pugliese
Scavi in una delle calette sul mare dove è stata individuata una necropoli a cremazione risalente al XIII-XI sec. a.C.. La scelta di un luogo meraviglioso tra la terra e l'infinito