Il 30 gennaio, presso Palazzo San Calisto a Roma, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Etruria Meridionale presenterà alla comunità scientifica una scoperta archeologica di grande rilevanza: una nuova tomba dipinta rinvenuta nella celebre necropoli dei Monterozzi a Tarquinia. Questo ritrovamento rappresenta un evento eccezionale, considerando che da decenni non venivano individuate tombe dipinte con fregi figurati nella zona.
![](https://stilearte.it/wp-content/uploads/2025/01/a-etruschi-copertina-1024x765.jpg)
Dedicazione alla memoria di Franco Adamo
La tomba è stata intitolata a Franco Adamo, restauratore di fama, che ha dedicato la sua vita alla conservazione delle tombe dipinte etrusche. Lo scavo è stato finanziato nel 2023 grazie a un intervento speciale del Ministero della Cultura e attualmente la sepoltura è soggetta a importanti misure di conservazione in attesa di essere protetta da una struttura permanente, una sorta di “casetta”, che ne garantirà la fruizione futura.
Una scena pittorica di danza frenetica
Il dettaglio più sorprendente emerso finora riguarda la parete sinistra della tomba, la meglio conservata. Qui si staglia una scena vivace e ricca di movimento: quattro figure danzanti — due uomini e due donne — si alternano attorno a un flautista vestito con una ricca tunica. La rappresentazione cattura un momento di danza frenetica, probabilmente legato a rituali funerari o celebrazioni simboliche.
Margherita Eichberg, Soprintendente per l’Etruria Meridionale, ha espresso grande soddisfazione per il livello straordinario delle pitture, già evidente dai primi interventi di restauro condotti da Adele Cecchini e Mariangela Santella. Il tassello iniziale del restauro ha messo in evidenza la raffinatezza dei dettagli delle figure, confermando la maestria artistica degli antichi pittori etruschi.
Un unicum iconografico
Daniele Maras, archeologo di grande esperienza e attuale direttore del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, ha sottolineato l’importanza della scoperta: “Da decenni questa è la prima nuova tomba dipinta con fregio figurato che viene scoperta a Tarquinia e si preannuncia molto intrigante per la sua storia, per il livello artistico e per alcune delle scene rappresentate, uniche nel loro genere”.
L’iconografia della tomba, con la scena dei ballerini attorno al flautista, potrebbe fornire nuove chiavi interpretative sui riti e le pratiche funerarie etrusche. La presenza del flautista e la disposizione delle figure danzanti suggeriscono una coreografia rituale, forse connessa al culto dei defunti o a celebrazioni in onore degli antenati.
Prospettive future
Il completamento del restauro delle pareti dipinte e lo studio del materiale di scavo promettono nuove rivelazioni. Gli archeologi sperano di ottenere informazioni preziose non solo sulla vita artistica e culturale degli Etruschi, ma anche sulle tecniche pittoriche e sugli aspetti simbolici delle rappresentazioni figurative.
La scoperta della Tomba Franco Adamo rappresenta un’importante occasione per approfondire la conoscenza della civiltà etrusca e ribadisce il ruolo centrale di Tarquinia come uno dei siti archeologici più significativi dell’Italia antica. Non resta che attendere ulteriori sviluppi per comprendere appieno il valore storico e artistico di questo straordinario ritrovamento.