Scoperti antichi resti di bambini, di adolescenti e di animali macellati nei riti della costruzione del tempio

Attorno iniziarono poi i lavori in muratura e di innalzamento della struttura. Gli archeologi non hanno fornito dettagli, ma affermano che sono rimasti segni, sugli scheletri, che portano a stabilire la morte collegata a un sacrificio rituale. La parte superiore del tempio presenta pavimenti molto ben elaborati, soffitti con resti vegetali

Le fotografie di questa pagina sono state scattate della direzione degli scavi, Museo Tumbas Reales de Sipan
Il sacrificio rituale di bambini, di adolescenti e animali è emerso durante gli scavi archeologici, in un tempo pre colombiano a Lambayeque, in Perù. Fu un’azione sistematica che colpì 29 esseri umani. I loro corpi vennero adagiati sul terreno, a livello della base di un edificio in costruzione, accanto ai primi mattoni di argilla dell’edificio stesso. Attorno iniziarono poi i lavori in muratura e di innalzamento della struttura. Gli archeologi non hanno fornito dettagli, ma affermano che sono rimasti segni, sugli scheletri, che portano a stabilire la morte collegata a un sacrificio rituale. La parte superiore del tempio presenta pavimenti molto ben elaborati, soffitti con resti vegetali.

I reperti non sono stati ancora datati con precisione – si attendono gli esami di laboratorio – ma il tempio che venne costruito sopra i corpi si riferisce all’epoca della cosiddetta cultura Wari, pre-incaica, cioè ad un periodo compreso tra il 500 e il 1000 d.C. Anche quel periodo è caratterizzato da possenti costruzioni e da eleganti ceramiche, che portano ad indicare un evoluto livello culturale.
Come ha spiegato l’archeologo Edgar Bracamonte Lévano, direttore del Progetto Archeologico Valle de Lambayeque e direttore incaricato del Museo Tombe Reali di Sipán, questo ritrovamento è significativo perché per la prima volta si sono registrati questi tipi di offerte legate alla cultura Wari a Lambayeque. “Ad oggi si è concluso lo scavo dei tre stabulari – ha spiegato il direttore – Abbiamo trovato anche offerte di camelidi con segni di macellazione. Questi reperti fanno parte di un possibile rituale realizzato al momento dell’inizio della costruzione di questi spazi religiosi in stile Wari”.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz è uno storico e un critico d'arte. Fondatore di Stile arte, è stato direttore dei Musei Bresciani (Fondazione Brescia Musei, Pinacoteca Tosio Martinengo, Santa Giulia e Castello dal 2009 al 2014) coordinando, tra le altre cose, il dossier della candidatura Unesco di Brescia e dell'Italia Longobarda, titolo concesso dall'ente sovrannazionale. Ha curato grandi mostre sia archeologiche - Inca - che artistiche - Matisse - con centinaia di migliaia di visitatori. Ha condotto studi di iconologia e di iconografia. Ha trascorso un periodo formativo giovanile anche in campo archeologico. E' uno specialista della pittura tra Cinquecento e primo Seicento ed è uno studioso del Caravaggio. E' iscritto all'Ordine dei professionisti professionisti E' stato docente di Museologia e Museografia all'Accademia di Brescia