Il Parco Nazionale di Koli, situato nella Finlandia orientale, è rinomato per ospitare la suggestiva grotta conosciuta come Pirunkirkko, traducibile in italiano come “Chiesa del Diavolo”. La grotta, lunga 34 metri, ha una storia ricca di folklore e misticismo, poiché era considerata un luogo in cui i saggi locali si riunivano per stabilire contatti con il mondo degli spiriti. Attualmente, la grotta continua ad attirare praticanti di sciamanesimo, i quali organizzano sessioni di percussioni al suo interno. Lo spirito inquieto del luogo è testimoniato popolarmente dalla presenza di voci che sussurrano. In passato, questi luoghi discosti, erano considerati luoghi di riunione stregonesca.
Gli archeologi, dopo aver verificato le antiche frequentazioni della grotta, hanno cercato di capire quale sia il suo profondo mistero sonoro. La verifica è avvenuta anche con il ricorso ad apparecchiature elettroniche oltre a fonti di emissione. Lo studio è stato pubblicato, nei giorni scorsi, il 25 novembre 2023. L’indagine scientifica è stata svolta da Riitta Rainio, archeologa presso l’Università di Helsinki, e Elina Hytönen-Ng, studiosa di storia della cultura presso l’Università della Finlandia orientale. La ricerca mirava a comprendere se le proprietà acustiche della grotta possano spiegare le credenze ad essa associate e il motivo per cui è stata scelta come luogo per attività e rituali che coinvolgono il suono.
“La Chiesa del diavolo è una delle famose grotte della Finlandia. – dicono le studiose – La tradizione dice che questa fessura che conduce alla montagna era un luogo di incontro per i saggi, che in genere usavano il suono per contattare il mondo degli spiriti. Oggi il luogo è visitato da praticanti di sciamanesimo, che organizzano sessioni di percussioni sul retro della grotta. In questo studio abbiamo esaminato Pirunkirkko e le tradizioni correlate dal punto di vista dell’acustica, ipotizzando che le caratteristiche acustiche della fessura potrebbero aver avuto un ruolo nella ritualizzazione del luogo e nel potere dei suoi rituali. I metodi utilizzati includono la registrazione della risposta all’impulso, l’analisi dello spettro, la ricerca d’archivio e l’intervista. I risultati indicano che il retro delle case-grotte presenta un distinto fenomeno di risonanza. Un’onda stazionaria tra le pareti parallele genera un tono di chiamata a 219–232 Hz che rimane udibile dopo impulsi acuti o vocalizzazioni alla stessa frequenza. Il folklore locale parla invece di “spirito della caverna”, di “energia speciale” o di “nuovi orizzonti” aperti dal suono dei tamburi. Ciò porta alla riflessione sui quadri culturali di pensiero che guidano le percezioni sensoriali portando a diverse esperienze e interpretazioni”.
Quindi i ricercatori hanno identificato un fenomeno di risonanza distintivo all’interno della Chiesa del Diavolo, il quale amplifica e prolunga il suono a una frequenza specifica – attorno ai 231 hz – , con un effetto magico Questo fenomeno mantiene sospeso il suono, nella sua perdurante vibrazione, per circa un secondo. Inoltre il suono emesso subisce un’amplificazione. Analoghi studi andrebbero condotti in analoghe realtà europee per comprendere se esista una continuità di specificità sonore negli antichi colloqui rituali con la terra e con i morti.
Gli studiosi hanno esaminato gli archivi storici, evidenziando che diversi saggi e guaritori noti operavano nell’area di Koli. Uno dei più celebri, Kinolainen o Tossavainen, utilizzava la Chiesa del Diavolo per condurre rituali magici e di guarigione. Questi rituali includevano elementi come urla forti, pestaggi, spari e colpi, creando un contesto sonoro significativo.
Rainio e Hytönen-Ng hanno intervistato un praticante moderno di sciamanesimo che utilizza la grotta per i suoi rituali. Quest’ultimo ha sottolineato la presenza di un’energia speciale nella grotta, creando un forte legame con la natura circostante e con le radici personali. Le sessioni di percussione, specialmente nella parte posteriore della grotta, sono state descritte come apertura di “nuovi orizzonti”.
Le misurazioni acustiche effettuate nella parte interna della grotta, simile a un corridoio, con pareti lisce, hanno rivelato un notevole fenomeno di risonanza. Questo è causato da un’onda stazionaria tra le pareti parallele, generando un tono a una frequenza naturale di 231 Hz, udibile per circa un secondo dopo impulsi acuti come battiti di mani, tamburi o colpi forti. I toni vocalizzati vicino a questa frequenza vengono amplificati e prolungati dalla grotta. Possiamo quindi capire l’effetto sonoro di un fulmine, che viene trattenuto e amplificato dal budello. O le “voci” insistenti, i bisbigli segnalati dalle antiche testimonianze locali. La Chiesa del Diavolo assorbe anche dall’esterno i suoni, rendendoli “fuori dalla realtà”.
La risonanza, sebbene comune negli ambienti costruiti, è rara in quelli naturali. I ricercatori suggeriscono che questo fenomeno sonoro eccezionale potrebbe aver influito sulle credenze della popolazione locale, plasmando le esperienze legate alla grotta nel corso dei secoli.
Lo studio fornisce un esempio di come la risonanza possa essere utilizzata per stabilire una comunicazione con uno spazio fisico o l’ambiente naturale. Finanziato dall’Accademia di Finlandia, il progetto è frutto della collaborazione tra ricercatori dell’Università di Helsinki e dell’Università della Finlandia orientale. La ricerca continua grazie al finanziamento della Fondazione Kone (2023–2026), focalizzandosi sulle tradizioni acustiche storiche e attuali di Fennoscandia. Attualmente, è in corso la creazione di una ricostruzione audiovisiva in realtà virtuale della Chiesa del Diavolo a Koli a scopo di ricerca e dimostrazione. Lo studio è stato pubblicato da Open Archaeology