Sotto la zolla scoperto uno scheletro con una preziosa, magica spada del V-VI secolo. Alcune scritte sulla lama. Un anello sull’elsa. Chi era quell’uomo? E perché conservava l’arma in un fodero di pelliccia?

Il luogo è tenuto segreto per motivi di sicurezza. La località esatta non sarà rivelata prima della fine degli scavi. L’arcaico cimitero è ricco di preziosi arredi. La spada è stata trovata accanto allo scheletro, a poca profondità. Un personaggio eminente del periodo successivo alla caduta dell’impero romano. Le spade erano oggetto di culto da parte dei loro proprietari ed era come se possedessero un’anima. Avevano un nome e una propria individualità, che era speculare a quella di chi l’aveva acquisita. Sulla spada antica recentemente scoperta è stato trovato un anello, probabilmente simbolo d’unione. Sulla lama, alcuni caratteri runici. La cura era tale che, per preservarne il filo e per rendere fluida la manovra di estrazione, nonché per vestirla con un nobile abito, essa fu dotata di un fodero di pelliccia, i cui resti sono stati trovati durante gli scavi.

La professoressa Alice Roberts e la spada trovata nel cimitero, nei pressi di Canterbury

L’arma, rinvenuta nei pressi di Canterbury, nel Kent, viene definita dagli archeologi come uno dei manufatti più straordinari mai trovati in Inghilterra.

Canterbury si trova nel sud-est dell’Inghilterra, nella contea del Kent. La distanza da Londra è di circa 95 chilometri.

Fondazione della città

La città fu fondata dai Romani intorno al 43 d.C. con il nome di Durovernum Cantiacorum, un importante insediamento sulla via romana Watling Street. La sua posizione strategica, vicino alla costa e al fiume Stour, favoriva i commerci e le comunicazioni.

Canterbury nel V-VI secolo

Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, Canterbury subì un periodo di declino. Tuttavia, nel V e VI secolo – epoca in cui visse l’uomo della spada -divenne un centro importante per i Sassoni – popolazione di matrice germanica – che la chiamavano Cantwaraburh (che significa “fortezza dei popoli del Kent”). In questo periodo, la città si trasformò in un importante nodo del Regno del Kent, uno dei regni anglosassoni. Qui, come dimostrano gli scavi in corso, si fusero geneticamente elementi originari britannici – celto-romani -, con con Franchi e Sassoni, che erano giunti dal continente, in seguito alla dissoluzione dell’Impero romano e con i Vichingi, popolazione scandinava. Il cimitero ora scoperto rivelerebbe, appunto, questo crogiolo.

Cristianizzazione

Nel VI secolo, Canterbury assunse un ruolo fondamentale nella cristianizzazione dell’Inghilterra. Nel 597, Sant’Agostino, inviato da Papa Gregorio I, fondò qui la Chiesa di Sant’Andrea e stabilì un monastero che sarebbe diventato l’Abbazia di Sant’Agostino. Questo evento segnò l’inizio della diffusione del cristianesimo in Inghilterra e la città fu il il nucleo del cristianesimo in gran Bretagna, divenendo centro della Chiesa Anglicana, ruolo che mantiene ancora oggi con la Cattedrale di Canterbury, sede dell’Arcivescovo di Canterbury.

Lo scavo archeologico documentato dall’alto. Al centro, due sepolture

Una spada eccezionale: dettagli e significati

La spada, descritta come un oggetto d’élite, si distingue per la raffinatezza della sua lavorazione. L’impugnatura, realizzata in oro e argento, presenta un motivo decorativo elaborato, mentre la lama reca iscrizioni runiche, probabilmente connesse a simboli di potere o protezione. La conservazione eccezionale del manufatto include anche elementi del fodero, fatto di cuoio e legno e foderato internamente con pelliccia di castoro.

Un elemento che ha suscitato particolare interesse è l’anello attaccato al pomo, un dettaglio raro nelle spade anglosassoni. Gli esperti ipotizzano che questo anello potesse simboleggiare un giuramento di fedeltà, un legame personale con un re o un altro individuo di alto rango. Questo dettaglio suggerisce non solo il valore dell’arma, ma anche il suo significato cerimoniale e politico.

Duncan Sayer, archeologo capo e professore presso l’Università del Central Lancashire, ha affermato:

“È un oggetto straordinario sotto ogni aspetto. Rivaleggia con le spade di Dover e Sutton Hoo, ma per certi versi le supera per stato di conservazione e complessità”.

Il contesto del ritrovamento

La spada è stata rinvenuta in una tomba che fa parte di un cimitero altomedievale straordinariamente ricco, risalente al V e VI secolo. Il sito, la cui ubicazione precisa è stata mantenuta segreta per ragioni di sicurezza, si trova nei pressi di Canterbury e potrebbe contenere fino a 200 sepolture. Finora sono state scavate solo dodici tombe, tutte caratterizzate da un ricco corredo funerario.

Le tombe maschili includono armi, come lance, scudi e coltelli anglosassoni (seax), mentre quelle femminili presentano gioielli di pregio, come spille, fibbie e coltelli decorati. Il ritrovamento di una spada di questa importanza in un contesto funerario testimonia il ruolo centrale del guerriero nella società anglosassone e il significato simbolico attribuito agli oggetti personali nella vita ultraterrena.

Accanto alla spada, nella stessa tomba è stato rinvenuto un ciondolo d’oro con l’incisione di un serpente o di un drago, un simbolo che potrebbe rappresentare protezione o appartenenza a una particolare famiglia o lignaggio. Gli archeologi ritengono che il ciondolo fosse un ricordo prezioso, forse legato a una parente o antenata del defunto.

Indizi sulle pratiche funerarie

L’eccezionale stato di conservazione dei reperti ha permesso agli archeologi di raccogliere informazioni inedite sulle pratiche funerarie anglosassoni. La restauratrice Dana Goodburn-Brown ha analizzato la spada con un microscopio che ne ingrandisce i dettagli oltre dieci volte, scoprendo la presenza di pupe di mosca. Questo indizio suggerisce che il corpo non sia stato sepolto immediatamente, ma sia rimasto esposto per un certo periodo, forse per consentire ai familiari di celebrare riti funebri o di dire addio al defunto.

Questa scoperta è particolarmente significativa, poiché offre un raro spaccato sulle tradizioni funerarie dell’epoca, spesso scarsamente documentate dalle fonti scritte.

Relazioni culturali e migrazioni

Gli oggetti rinvenuti nel cimitero testimoniano la complessità delle relazioni culturali del Kent durante il periodo altomedievale. Alcuni manufatti, come gioielli e fibbie, mostrano influenze scandinave, mentre altri presentano caratteristiche franche. Una delle tombe più antiche, databile al tardo V secolo, conteneva oggetti di chiara provenienza nordica – vichinghi -, mentre alcune sepolture del tardo VI secolo includevano manufatti di origine franca, a indicare l’evoluzione dei rapporti politici e commerciali della regione.

Questi ritrovamenti si inseriscono in un contesto più ampio di studi genetici che hanno rivelato un significativo afflusso migratorio dall’Europa settentrionale verso la Gran Bretagna dopo il collasso dell’amministrazione romana. Secondo Sayer, circa il 75% del DNA degli individui sepolti lungo la costa orientale della Gran Bretagna proviene dall’Europa continentale.

“Questa scoperta conferma l’entità e la complessità delle migrazioni, dimostrando che non provenivano da un solo luogo, ma da una rete di comunità diverse”.

Un patrimonio da preservare

La spada e gli altri reperti saranno sottoposti a un lungo processo di conservazione prima di essere esposti al Folkestone Museum. Nel frattempo, le scoperte saranno protagoniste della prossima stagione del programma Digging for Britain, in onda su BBC Two. La professoressa Alice Roberts (nella foto), conduttrice della serie, ha descritto il cimitero come una delle scoperte più affascinanti mai documentate:

“È un’opportunità unica per comprendere meglio un periodo storico di cui abbiamo pochissime fonti scritte. La spada è un vero capolavoro, ma ogni sepoltura racconta una storia”.

Implicazioni per la ricerca storica

Le scoperte nel Kent stanno trasformando la nostra comprensione del periodo altomedievale, offrendo nuove intuizioni sulle pratiche funerarie, le migrazioni e le dinamiche sociali dell’epoca. Questo cimitero, con i suoi reperti straordinari, rappresenta una finestra su un mondo in cui oggetti e simboli erano carichi di significati personali e collettivi, riflettendo una società complessa in continuo mutamento.

Gli scavi continueranno per anni, promettendo di svelare ulteriori segreti di un’epoca che continua a stupire e affascinare.

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa