Per la mostra “Gli Etruschi di Casenovole” sono state ricostruite alcune delle tombe più significative rinvenute durante lo scavo, tra cui figura la “Tomba delle Foglie d’Oro”.
Così chiamata per il ritrovamento di alcune foglie d’oro pertinenti ad un diadema andato perduto, la tomba racchiude le deposizioni di una decina di individui pertinenti ad uno stesso nucleo familiare. La mostra è allestita al Museo Archeologico e d’Arte della Maremma, in via Baccarini 3, a Grosseto.
“L’articolazione interna della tomba prevedeva delle banchine di deposizione per i corredi, le urne e i corpi dei defunti scavate nella roccia e disposte lungo le pareti laterali e quella di fondo. – spiegano i responsabili del museo – Si accedeva all’ipogeo grazie ad un lungo corridoio di accesso (il “dromos”), anch’esso scavato nella roccia, e a protezione della camera funeraria si trovava una grande lastra di pietra. Ciò non è bastato a proteggere il suo contenuto dall’azione dei tombaroli che, in epoca moderna, praticarono un foro sulla sommità della camera funeraria e penetrarono al suo interno depredando quanto potevano”.
“Nonostante questo lo scavo ha restituito numerosi oggetti di corredo tra cui, oltre alle già citate foglie d’oro, un kelebe (un tipo di grosso vaso con i manici verticali) decorato a figure rosse con palmette e un pigmeo, uno skyphos (una coppa per bere) sovradipinto in rosso con un cigno stilizzato. La mostra è in svolgimento sino a gennaio”.