La Triennale di Milano ospita per la prima volta un grande evento espositivo dedicato ad uno stilista. Si tratta della mostra Giorgio Armani, destinata a celebrare la carriera di uno dei massimi protagonisti della moda mondiale, considerato l’icona dello Stile italiano.
L’esposizione, organizzata con il patrocinio del Comune, e curata da Germano Celant, giunge a Milano completamente rivista e ampliata, dopo le molte tappe internazionali di un viaggio cominciato a New York oltre sei anni fa, dove fu inizialmente concepita per il Solomon R. Guggenheim Museum; le mete successive erano state Bilbao, Berlino, Londra, Roma, Tokyo e in ultimo Shanghai, la metropoli che ha acquisito il titolo di “capitale della moda” cinese, mentre in futuro essa è destinata ad essere accolta in un archivio permanente. Anche in quest’occasione, il progetto dell’allestimento, studiato appositamente per i moderni spazi della Triennale, è stato affidato a Robert Wilson, regista teatrale e visual artist, già designer delle precedenti edizioni.
Seguendo il suggestivo percorso ideato da Wilson, la mostra si sviluppa su due interi piani della prestigiosa sede milanese, offrendo una prospettiva tematica della carriera di Giorgio Armani, a cui è stato riconosciuto il merito di aver radicalmente modificato le regole della moda contemporanea e di aver creato una visione senza tempo del vestire moderno. Nell’affascinante allestimento, fatto di luce, musica e suggestioni formali di grande intensità, trova spazio una ricchissima selezione di documenti, a cominciare dagli oltre seicento abiti, ma anche schizzi originali e registrazioni audio e video.
L’obiettivo è quello di offrire al pubblico un’inedita possibilità di avvicinamento e di confronto con il lavoro dello stilista piacentino, e della sua evoluzione nel corso degli ultimi tre decenni, illustrando in particolare l’impatto culturale della sua attività e sottolineando pure il suo ruolo anticipatore nel mondo del cinema. La rassegna propone infatti anche una galleria dedicata ai rapporti di Armani con l’industria dello spettacolo – con particolare riferimento agli Academy Awards e ai film per i quali egli ha creato i guardaroba – e presenta molti dei modelli eseguiti nel corso degli anni proprio per le cerimonie di consegna degli Oscar.
Come ha sottolineato Davide Rampello, presidente della Triennale: “Realizzare qui la mostra sull’opera di Giorgio Armani significa celebrare uno dei più grandi esponenti della cultura del progetto. Dietro a ogni abito o accessorio firmato da Armani c’è un ‘sistema’ di design fatto di creatività, progettazione e produzione industriale: un universo articolato in cui si intrecciano pulsioni artistiche e necessità funzionali. Sarà un vero piacere, per tutti i visitatori della mostra, scoprire quanta complessità di pensiero e quanta ricchezza di lavoro ci sia nella pulizia delle sue linee, nell’essenzialità elegante delle sue forme”.
Stile senza tempo
Approda a Milano la retrospettiva dedicata a Giorgio Armani. Per la prima volta le sale della Triennale, trasformate nell’occasione da un allestimento di Robert Wilson, ospitano un’esposizione che omaggia un protagonista della moda mondiale