STILETTATE
di Tonino Zana
Ho letto il fastidio di alcuni parlamentari israeliani riguardo al discorso di Zelenski al loro parlamento. Hanno considerato improprio il rapporto tra la shoah ebraica e il richiamo del presidente ucraino a una specie di shoah che la sua patria sta vivendo. Alcuni rappresentanti del popolo israeliano hanno considerato eccessivo il paragone, misurando la quantità e la qualità di dolore espresso dai rispettivi popoli. E’ parso ad alcuni parlamentari ebrei che la shoah non sia rapportabile alla tragedia ucraina e si sono messi a misura i morti, le torture, una sorta di classifica della tragedia.
Invece la shoah è universale per la ragione che comincia nei lager nazisti e prosegue nei lager dei nostri giorni. Rammentare la shoah da parte di Zelenski ci è parso un’espressione di onore non una sfida alla terrificante grandezza della shoah, alla strategia dello sterminio totale e finale di marca hitleriana. Zelenski, del resto, paragona quotidianamente Putin a Hitler e in questo accostamento si schiarisce la sua riflessione.
Nessun ebreo potrebbe mai ritenere la shoah come un’intangibile proprietà della morte più feroce. Ognuno di noi è stato richiesto, ogni ora, di condividere e appartenere al dolore di Israele quando evoca la shoah. Essa appartiene ad persona nel mondo che possieda il senso della giustizia e della pietà. Nessuno tocca la shoah proprio perché ogni persona civile la tocca con l’anima quotidianamente. E prega.
Stilettate di Zana. Con le vetrate di Chagall. Attorno alla condivisione del dolore di guerra nella Shoah
Di Tonino Zana. "Rammentare la shoah da parte di Zelenski ci è parso un'espressione di onore non una sfida alla terrificante grandezza di quegli orribili eventi"