“Laggiù c’è materiale archeologico”. Manufatti arcaici a 15 metri di profondità nelle siciliane acque di Noto. Cosa sono
L'area marina interessata dall'intervento è stata estesa, circa 250 metri quadrati, ed è stata soggetta a rilievi e documentazione da parte dei subacquei della Soprintendenza del Mare e del Nucleo Sommozzatori della Guardia di Finanza di Messina. Questa azione aveva l'obiettivo di verificare la presenza di ulteriori reperti archeologici.
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