Nonostante non si fossero mai conosciuti, il ragazzo di Vinci fu cresciuto nell’aura straordinaria del celebre fratello del papà. Al punto che fece propri gli esiti della grazia leonardesca, suscitati da un enorme rispetto per la figura umana e dall’attenzione ai moti dell’anima. Le sue sculture dimostrano un’attenta osservazione dei dipinti di quell’illustre familiare che ne divenne il “padre a distanza”
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Sono tre terrecotte conservate in Santa Giulia, a Brescia, ispirate ai disegni che il grande maestro dedicò agli studi sul volto e sui "moti dell'anima". Forte la deformazione delle espressioni per questi manufatti che testimoniano l'immediato propagarsi dell'iconografia vinciana in Lombardia
Negli anni sessanta del Quattrocento Antonello da Messina maturava definitivamente acquisizioni ed esperienze di cultura figurativa fiamminga, da Van Eyck a Petrus Christus, esperienze che determinarono opere come il ritratto del Museo Mandralisca. Dinanzi a questo capolavoro assoluto, il problema della collocazione cronologica è di notevole importanza
Lo sforzo maggiore per la pittura del primo Rinascimento - già peraltro affrontato, con scarsi esiti, dagli allievi di Giotto - fu rendere i moti dell'anima, le emozioni, i caratteri delle persone dipinte. Mentre, infatti la scultura gotica, contando anche sulla possibilità di calchi dal vero, poteva rendere gli effetti lancinanti del dolore, il mutamento di un volto che grida, l'angelicità di un sorriso, il movimento raffrenato di una persona che parla, la pittura si trovò in difficoltà poichè le espressioni richiedono un lavoro sulla tridimensionalità dell'immagine. Il riso e il sorriso, soprattutto, costituirono un notevole problema anche per Leonardo, in quanto queste espressioni modificano notevolmente l'assestamento delle strutture muscolari del volto
Cinquantadue straordinarie prove grafiche di Leonardo, delle quali trenta conservate e non esposte a Venezia, tornano alla luce nel capoluogo veneto. Per seguire il tratto grafico del grande maestro e per ripercorrere i passi che condussero al grande affresco perduto