la grotta nell’arte

Sentire le “voci”. Archeologhe scoprono la natura del mistero della Chiesa del diavolo, una grotta che parla. Fiati stregoneschi

Possiamo quindi capire l'effetto sonoro di un fulmine, che viene trattenuto e amplificato dal budello. O le "voci" insistenti, i bisbigli segnalati dalle antiche testimonianze locali. La Chiesa del Diavolo assorbe anche dall'esterno i suoni, rendendoli "fuori dalla realtà"
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Eva Jospin, una grotta incantata realizzata nel bosco con il calco dei cartoni. Un lavoro straordinario. Il video

Jospin è gotica e moderna, rococò e simbolista. L'artista è nota per aver realizzato con il cartone ritagliato splendidi, complessi, enormi quadri tridimensionali di foreste, che ricordano gli intrichi vegetali della pittura gotica - pensiamo a Sant'Eustachio di Pisanello - o , come dice l'autrice i boschi delle fiabe. A Chaumont-sur-Loire - Jospin si è allontanata, per la prima volta, dal suo materiale preferito, il cartone, appunto, per realizzare una grotta, in cemento naturale, che all'esterno cita i mostri di Bomarzo e all'interno irradia la magia delle inglesi grotte di conchiglie, le concrezioni rocaille del Settecento francese e, ancora, anche i castelli infantili di sabbia decorati con materiali di recupero della battigia. Le pareti della grotta sono state realizzate con il calco, in cemento naturale, delle ondulazioni del cartone di vario tipo. Mensole, alto rilievi, cornici ed altri elementi decorativi risultano straordinarie efflorescenze che richiamano le colonne bizantine e le lavorazioni in alabastro. Completano questo luogo mistico valve lasciate nei colori naturali o verniciate d'oro, pietre e filamenti. Sicuramente da vedere
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Pittura e alchimia, cosa significa la grotta nei quadri

L’antro di Giorgione è uno dei topoi delle raffigurazioni ermetico-alchemiche. La concezione della nascita di Gesù come allegoria della Grande opera. Il ricercato equivoco che vuole suggerire e negare la presenza dei tre Magi
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I tre filosofi di Giorgione significato

Lo studio dedicato da Maurizio Bernardelli Curuz al noto dipinto di Giorgione porta, attraverso comparazioni iconografiche e documenti, a stabilire l'identità dei tre filosofi-alchimisti e a comprendere il significato della tavola retta dal primo personaggio sulla quale appaiono elementi di quadratura del cerchio, attraverso le lunule, secondo una procedura che era stata stigmatizzata da Leon Battista Alberti. La soluzione di quel quesito – Leonardo da Vinci avrebbe interrotto la propria attività pittorica per diversi mesi, per giungere a una soluzione impossibile – veniva considerata alla luce dell’impegno convergente di ogni popolo e di ogni tradizione.
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