Vampiri

Si calano nel pozzetto medievale. Due scheletri, due lucchetti. “Pensi ciò che penso io?”. Perché questi oggetti e un sasso in bocca? Rispondono gli archeologi

Si scende verso il Medioevo. Per isolare i morti dai vivi, avevano scavato direttamente in un banco di roccia. A lato, sono visibili, i colpi di piccone. Sul fondo stanno adagiati i resti. Un piccolo. Ha una pietra accanto al…

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Scavano e trovano la tomba di un vampiro-bambino del Medioevo. Gli archeologi spiegano cos’hanno scoperto

Le sepoltura è datata XIII secolo. Perché fu scelto un luogo così sinistro, in un angolo ombroso di un giardino episcopale? Fu oggetto di un’esecuzione o morì per cause che, un tempo, erano riportabili agli influssi demoniaci o durante un…

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Scavo accanto alla forca di un patibolo del 1600-1700. Ecco cosa si trova. I reperti portati alla luce. Persino un ribelle vampiro-revenant che…

Prova a scavare nell’area sinistra e inquietante in cui agivano i boia. Tra il patibolo, le forche, i terreni i cui venivano gettati i condannati a morte. Un micro-paese in cui la produttività era contraria alla potestà della vita. Scendi…

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Lo scheletro di un bambino-vampiro del Seicento con un lucchetto ai piedi trovato ora accanto a donna-vampira con falce

Furono forse uccisi o, essendo ritenuti appartenenti a un gruppo ritenuto magicamente sinistro, neutralizzati, dopo la morte per evitare che tornassero in vita, come vampiri o spiriti inquieti e vendicativi
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Strega o vampira? Trovata l’anomala tomba di una donna del Seicento con falce al collo e lucchetto al piede

Il difetto della bocca, con quel dente prominente e la linea di masticazione lievemente storta potrebbero essere stati la causa remota dei sospetti che si addensarono su questa donna? Soffrì forse di turbe mentali che, associate al suo aspetto, indussero a pensare che ella potesse essere stata colpita da un fenomeno vicino al vampirismo?
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Il significato del pipistrello nell’arte. Contagio. Leonardo li condannò per la loro sessualità

Misterioso animale notturno, il pipistrello è collegato, nell’arte dei simboli che si trasfonde nella pittura, alla notte, all’oscurità, alle forze del male. Il suo volo fratto e imprevedibile, il piccolo muso peloso dai canini acuminati, il suo permanere, durante il sonno, a testa in giù, in modo contrario agli altri animali hanno sempre motivato una visione negativa nei suoi confronti, al punto da essere ritenuto un rappresentante delle forze del male, che si oppongono alla luce divina
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I vampiri nella cultura. Sapete cosa c’è di vero nel morso contagioso? Mito, storia, arte e cinema

Il problema fu aggravato dalle epidemie rurali di acclamati attacchi di vampiri, causati indubbiamente dalla superstizione presente nelle comunità dei villaggi, dove venivano disseppelliti cadaveri e trafitti con paletti di legno. Nonostante molti studiosi dichiarassero che i vampiri non esistevano, e attribuissero gli eventi a sepolture premature o alla malattia della rabbia, la superstizione aumentò. Don Augustine Calmet, un rispettato studioso e teologo francese, compose un esauriente saggio nel 1746, in cui però rimase ambiguo circa l'esistenza dei vampiri. Calmet raccolse testimonianze di incidenti riguardanti i vampiri; numerosi lettori, tra cui un critico Voltaire e demonologhi convinti, interpretarono il saggio come una dichiarazione di esistenza dei vampiri.[66] Nel suo Dizionario filosofico, Voltaire scrisse: «Questi vampiri erano cadaveri, che uscivano dalle loro tombe la notte per succhiare il sangue dei vivi, sia dalle loro gole che dai loro stomachi, e poi tornavano nei loro cimiteri. Le persone a cui succhiarono il sangue si indebolivano, divenivano pallide e iniziavano a consumarsi, mentre i cadaveri che succhiavano il sangue prendevano peso, la loro carnagione si faceva rosea e godevano di un grande appetito. Fu in Polonia, Ungheria, Slesia, Moravia, Austria e nella Lorena che i morti poterono così gioire.» La controversia cessò solamente quando l'Imperatrice Maria Teresa d'Austria mandò il suo medico personale, Gerard van Swieten, a investigare sulle acclamazioni di entità vampiresche. Egli concluse che i vampiri non esistevano e l'Imperatrice approvò una legge che proibiva l'apertura e la profanazione delle tombe e dei cadaveri, ponendo fine alla controversia
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Gioielli di corallo nella pittura cinquecentesca. Proteggevano i bambini dalle streghe-vampire

E se Marsilio Ficino si limita a scrivere del pericolo: “E’ comune opinione che certe vecchie, che chiamiamo streghe, sugano il sangue de’ bambini, per ringiovanirsi quanto possono”, alla minaccia vampiresca (all’inizio strix è solo un uccello notturno succhia-sangue, ma in seguito diventa la strega propriamente intesa) le madri reagiscono adornando i propri pargoli con collanine e braccialetti di corallo per proteggerli dal male e infondere loro energia. Intanti ritratti di bambini appare questo amuleto che non ha soltanto un significato cristologico
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