Tolgono pietre dalla base di un fortilizio degli antichi romani e trovano un grande fallo scolpito

"L'ultimo scavo - dicono i responsabili del museo - è iniziato questo mese. L'obiettivo della squadra è pulire il muro perimetrale, che è il più antico resto della città, e scavare il grande edificio a torre, che risale al tempo dei romani".

“Oggi abbiamo fatto una scoperta che è diventata rapidamente il centro dell’attenzione nello scavo. – annuncia il Museo Histórico Local de Nueva Carteya – Si tratta di un rilievo fallico che è apparso su una delle “sedie” che formano l’angolo nord-est della torre romana. Questo tipo di rappresentazioni erano frequenti all’epoca nonostante il punto di vista straniante che questa immagine pone oggi”.


Nueva Carteya è un comune spagnolo di 5.626 abitanti situato nella comunità autonoma dell’Andalusia. Le indagini archeologiche svolte nella località El huigeron, negli anni, hanno rilevato la presenza di una città iberica dotata di mura, risalente al V secolo a. C.. I romani conquistarono il luogo alla conclusione della seconda guerra punica – 206 a. C. – . La città fu distrutta e i nostri connazionali costruirono un’alta struttura militare sormontata da una grande torre.


“L’ultimo scavo – dicono i responsabili del museo municipale spagnolo – è iniziato questo mese. L’obiettivo della squadra è pulire il muro perimetrale, che è il più antico resto della città iberica, e scavare il grande edificio a torre, che risale al tempo dei romani”.

L’edificio fu abbandonato dai Romani tra attorno al II secolo d. C., e successivamente ristrutturato dai Mori durante l’occupazione della penisola iberica. I Mori eliminarono parti della struttura non utili, come i magazzini sotterranei. Quando i cristiani cacciarono i Mori nel XIII secolo, l’edificio fu abbandonato e dimenticato fino a quando non fu riscoperto negli anni ’60.

Condividi l'articolo su:
Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz