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Trovati gioielli, una torque e una spada nelle tombe celtiche portate alla luce prima di un intervento edilizio


Due scavi condotti dall’Inrap hanno permesso la scoperta di un habitat del Neolitico, di una necropoli monumentale protoistorica che ha consegnato arredi eccezionali e di una via romana inedita. La scoperta è avvenuta ad Aubagne (Bouches-du-Rhône) – a 200 chilometri da Ventimiglia – durante gli scavi preventivi 2021 in previsione di alcuni interventi immobiliari. L’intervento è stato illustrato in queste ore dagli archeologi dell’Inrap.

Veduta panoramica della zona dello scavo @Denis Dubesset, Inrap

Lo spazio funerario è stato utilizzato tra la fine dell’Età del Bronzo e l’inizio dell’età del Ferro (900-600 aC). “Due sepolture si distinguono per lo spettacolare corredo che hanno fornito. – spiegano gli archeologi francesi – Uno ha consegnato un set di ornamenti in lega di rame composto da due bracciali aperti con decorazione geometrica incisa e una torque ad estremità arrotolate realizzata con un anello tubolare. Quest’ultimo oggetto corrisponde ad una tipologia rara, attestata solo nel Sud della Francia da due frammenti datati alla fine dell’Età del Bronzo”.

La torque, durante lo scavo @Denis Dubesset, Inrap

Per la seconda sepoltura, l’arredo che accompagna il defunto è costituito da una spada nel suo fodero di materiale deperibile completamente circondata da sottili fasce in lega di rame, una punta di lancia in ferro e due perni in lega di rame. La spada è di tipo originale nella Francia mediterranea, attribuibile alla prima età del ferro (725-650 a.C.)”.

La spada e tracce evidenti del fodero, in un’immagine scattata  durante i lavori di recupero @Denis Dubesset, Inrap
La torque al collo di una divinità celtica

Per i Celti la torque era molto più di un gioiello: era un oggetto carico di magia e misticismo, che caratterizzava le decorazioni celtiche e che si riferiva ai capi o alle divinità. Costituiva una sorta di segno tipico della divinità e, di conseguenza, indossandola ci si garantiva protezione. Era un talismano catalizzatore e avvicinava l’uomo agli dèi concentrandone l’energia mistica sul proprio corpo. Alcune statue romane – come il Galata morente – raffigurano il guerriero celtico nudo, con la sola torque al collo.

Essa indicava l’alto rango di chi la indossava e per questo motivo veniva spesso utilizzata nelle raffigurazioni delle divinità. La torque veniva utilizzata frequentemente nelle sepolture cerimoniali di individui socialmente importanti. Ciò è comprovato dal ritrovamento di una sepoltura di un principe nei pressi di Hochdorf e risalente al VI secolo a.C. e della Tomba di Vix, sepoltura di una principessa ritrovata nei pressi di Vix in Borgogna.
Le sepolture portate alla luce in queste settimane presentano anche importanti oggetti ceramici offertoriali.