L'oggetto fu realizzato con una vergella d'oro e attorcigliato a forma di spirale, in modo che assomigliasse a una corda. L'oggetto ricorda anche i collari della tradizione celtica, chiamati torque. In prossimità delle estremità la forma è smussata e decorata con fasce trasversali. Gli archeologi, dopo la scoperta, hanno compiuto un sopralluogo
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Un'offerta alle divinità, insomma, nei pressi di quello che doveva essere era un luogo sacro. Le offerte, in parte, dovevano essere recuperate e utilizzate - come avviene con le elemosina - per il mantenimento del luogo e delle persone che amministravano il culto. Ma parte di esse - o perché appartenenti a un sacro deposito fondativo, quindi a un atto rituale superiore o perché dimenticate nel suolo, a causa della morte di chi amministrava il luogo - sono rimaste per millenni nel terreno
La cultura a cui appartenevano i defunti era condivisa in una vasta area, tra la quale figura anche l'Italia centrosettentrionale, la Francia e la Svizzera. Probabilmente questi sono centri di emanazione di un fenomeno culturale che avrebbe caratterizzato mezza Europa
L'acqua ha portato in superficie un deposito antico. Proviene da una tomba o da un santuario? Indagini nella zona a monte del punto di ritrovamento.. Il recupero dei materiali
L'epoca è quella dell'Età del Bronzo. Gli studiosi - che per ora parlano di necropoli protostorica - giungeranno presto a una datazione molto precisa delle sepolture, grazie alle indagini su materiale organico, che saranno compiute in laboratorio
I reperti mobili della sola necropoli comprendono 167 oggetti di accompagnamento, di cui 101 pezzi in lega di rame
Una sepoltura ha consegnato anche un set di ornamenti in lega di rame composti da due bracciali aperti con decorazione geometrica. L'elemento torque caratterizzava gli alti ranghi della società ed era condiviso con gli Dei. Una protezione magica per diventare invincibili