Una primula d’oro trovata nel punto in cui sorgeva la villa del generale che sconfisse re Carlo, portandolo al patibolo

Il generale, la primula d’oro trovata nel punto in cui sorgeva la sua casa. A destra, re Carlo I

Una primula d’oro, proveniente da un cinturino medievale, è stata trovata nell’ambito del Progetto Auckland, attivo presso l’omonimo castello, concentrato sulla riscoperta della dimora di Sir Arthur Haselrig. Haselrig, noto per essere stato un leader dell’opposizione parlamentare durante il regno di Carlo I d’Inghilterra. Comandava le “aragoste di Londra”, una truppa di corazzieri che giocò un ruolo cruciale nella battaglia di Cheriton. In quella battaglia, le forze di Haselrig riuscirono a respingere con successo una carica cavalleresca avversaria, indebolendo notevolmente le forze del re.

Carlo I Stuart, era nato nel 1600 a Dunfermline e sarebbe morto decapitato a Londra nel 1649, fu re di Inghilterra, Scozia, Irlanda e Francia dal 1625 fino alla sua esecuzione. Sostenitore del diritto divino dei re, entrò in conflitto con il Parlamento inglese per il suo tentativo di governare in modo assolutistico, ignorando la Magna Carta e riscuotendo tasse senza consenso parlamentare. La sua politica religiosa, centrata sull’anglicanesimo ma vista come troppo vicina al cattolicesimo, esacerbò le tensioni con i puritani e riformati. La guerra civile inglese scoppiò tra il suo regime e il Parlamento, culminando nella sua cattura, processo e esecuzione nel 1649 per alto tradimento. La monarchia fu abolita e sostituita da una repubblica, ma in seguito suo figlio Carlo II restaurò la dinastia. Carlo I è il primo monarca nella storia a essere giustiziato legalmente e è considerato santo dalla Chiesa anglicana, che lo commemora il 30 gennaio.

Dopo la proclamazione di Carlo II coloro che avevano preso parte all’esecuzione di Carlo I furono severamente puniti, mentre Haselrig fu condannato all’ergastolo nella Torre di Londra, dove morì nel 1661.

Successivamente, il vescovo di Durham, John Cosin, demolì la casa di Haselrig – fu anche una sorta di damnatio memoriae – per edificare il castello di Auckland come residenza vescovile. Gli archeologi del Progetto Auckland hanno scoperto numerosi muri importanti, molti dei quali rivestiti con grandi blocchi bugnati e costruiti con pezzi di muratura medievale riutilizzati. Particolarmente interessanti sono le ampie cantine che conservano le macerie provenienti dalla demolizione delle porzioni superiori dei muri

Secondo i ricercatori, il sito ospita almeno sette mura principali, parte di un grande edificio rettangolare che sembra corrispondere alla struttura della casa di Arthur Haselrig. Tra gli elementi architettonici medievali trovati, spiccano parti della volta della Cappella di Bek, integrati nelle mura della dimora di Haselrig, la quale fu distrutta dalla polvere da sparo a metà del 1600.

Condividi l'articolo su:
Redazione
Redazione