Press "Enter" to skip to content

Posts published in Febbraio 2018

Il quadro astratto di Apelle che era un cult per i Cesari

L'amore per l'arte concettuale ed astratta, rappresentata in un quadro, risale almeno ai tempi di Giulio Cesare. Due linee tracciate da Apelle su una ravola vuota suscitarono, come il taglio di Fontana, ammirazione e consensi. Oltre ai motivi di pulizia estetica che rasentavano l'ordine estremo del nulla, l'opera era ammirata anche perchè dotata di un'ottima griffe, quella del pittore greco Apelles ( Colofone ca. 375-370 a. C.– fine IV secolo a.C.). Attorno al quadro, come accade a certe opere astratte, fu tramandata o artatamente costruita dal mercante che aveva piazzato l'opera la narrazione di un vicenda prodigiosa sotto l'aspetto pittorico. Due linee indicavano l'autografia di Apelle. La terza era invece stata tracciata un un ottimo pittore di Rodi, Protagenes. Il grande Apelle, curioso di vedere le opere del collega, si era recato da lui, senza preavviso aveva trovato lo studio deserto. Una vecchia, che, da un cantuccio, svolgeva opera di sorveglianza dello studio, chiese ad Apelle chi fosse, così da poterlo dire al padrone, quando fosse tornato.

Max Klinger – Il pittore critico del maschilismo fu un cinico maschilista. Perché?

Il maestro tedesco affidò ad immagini visionarie la condanna dell’ipocrita moralismo della società borghese del suo tempo. Ma, nella vita l’uomo si comportò come i maschi che aveva violentemente censurato con la propria arte. Elsa era una donna forte, che dominò per certi aspetti la vita dell’artista, ma solo fino a quando, nel 1910, fece la sua comparsa la giovane domestica Geltrud Bock, di cui Klinger si innamorò perdutamente. Dopo aver lasciato Elsa, nel 1919, il maestro si unirà a lei in matrimonio. Un anno più tardi, Klinger morì, solo poche settimane dopo aver nominato Geltrud sua unica erede. L’infelice destino di Elsa Asenijeff troverà tragica conclusione con la follia e la morte in manicomio nel 1941, un finale che è una sorta di materializzazione delle più drammatiche invenzioni dell’artista.

Renoir fu impressionista? Perché 5 decenni furono dimenticati?

Auguste Renoir è sorprendentemente noto solo per 10 anni di carriera, tra sei decenni di attività. Perché la storia dell'arte ha oscurato tanti capolavori? Picasso stesso non si ingannava, preferendo raccogliere, come collezionista, opere l'ultimo periodo del pittore, anche se quei lavori era evitati dai critici del tempo. Il motivo? Si scelse il punto in cui Renoir fu più vicino all'Impressionismo di Monet; e non si comprese che, sin da subito, il pittore sentiva l'impressionismo a modo proprio, non come una vocazione totalizzante, ma come uno snodo fondamentale seppur transitorio

L’album di famiglia di Vincent Van Gogh: dolorose foto a scuola e il borgo selvaggio (2)

Come tutti i primogeniti, Vincent fu oggetto di cure particolari da parte dei genitori; e questo fu uno dei possibili motivi che crearono poi uno scontro con gli altri, con gli estranei, dai quali non riceveva lo stesso affetto e la stessa considerazione. La scuola fu orribile, per lui. Si trovò isolato, incompreso. Osserviamo la fotografia di questo gruppo scolastico. In alto appaiono maggiorenti, insegnanti, forse il preside o il direttore seduto alla cattedra. Nella parte bassa, gli allievi. Vincent Van Gogh è il terzo ragazzino, nella parte bassa della fotografia, a partire dalla nostra destra, con il cappellino sul ginocchio.

Con ago e stoffa avanzarono le artiste rivoluzionarie del Futurismo e dell'Astrattismo

Alcune artiste attive nei primi decenni del XX secolo trasformarono i tradizionali lavori femminili in opere d’arte. E ciò fu provocazione. L’ago al posto del pennello, a dimostrazione che l’artista può utilizzare qualunque mezzo per esprimere la propria realtà creativa, anche passando attraverso gli utensili che, in qualche modo erano simbolo della loro sottomissione

Collegio Venturoli – I deliziosi erbari degli studenti d'arte dell'Ottocento

Alcune passeggiate erano organizzate proprio con lo scopo di raccogliere fiori, oppure assistere ai fenomeni dell’alba o del tramonto, oppure osservare il cielo, la qual cosa procurava particolare piacere e divertimento nonché momenti di riflessione profonda ai ragazzi. Durante l’osservazione diretta della natura vigeva l’uso di prendere appunti e venivano redatti resoconti mensili dall’alunno designato “segretario” del mese. I fiori venivano utilizzati poi anche come soggetti da riprodurre nelle varie tecniche artistiche

Félicien Rops, dipinti erotici e quotazioni gratis

Rops nacque a Namur nel 1833, e frequentò l'Università di Bruxelles. Grandissimo disegnatore, acquistò in breve tempo fama a Parigi come caricaturista. L'incontro con Baudelaire risale al 1864, poco prima della morte dello scrittore francese, e Baudelaire stesso lasciò un'impronta indelebile nell'anima dell'artista, scrivendo tra l'altro a Edouard Manet nel 1865 di come considerasse Rops l'unico vero artista tra tutti i belgi che aveva conosciuto o sentito parlare

Tano Festa – Quotazioni gratis. Storia e opere

Protagonista della scuola pop romana, accolse con rigore formale le soluzioni new dada, proponendo isolati oggetti monocromi di uso quotidiano. Famose sono le persiane, gli specchi e le finestre, che diventano supporto della sua attività da pittore. Uu video e le quotazioni gratuite delle opere di Tano Festa consentono di ripercorrerne il mondo, tra creatività e mercato

Come disegnare un finto e profondo buco su un foglio o sull'asfalto

Tra gli effetti illusionistici basilari per le opere di street art vi è un profondo, illusorio buco, dipinto con i gessetti sull'asfalto. Da quella finta cavità profonda, nella quale il pubblico ha l'impressione di poter sprofondare, gli artisti fanno poi emergere personaggi, disegnano instabili ponti o fanno innalare giganteschi animali. Il finto buco crea profondità ed è basilare perchè, anche attraverso questo disegno, è possibile disporre di tre livelli d'altezza, che creano l'effetto tridimensionale