Nel cuore storico della città di Nevers, in Borgogna-Franca Contea, un affascinante viaggio nel tempo è stato possibile grazie a scavi archeologici prescritti dal servizio archeologico regionale e condotti in queste settimane dall’Inrap – Istituto nazionale francese ricerche archeologiche preventive – , prima dell’installazione di una rete di teleriscaldamento da parte del gruppo Dalkia. Questi scavi hanno svelato segreti nascosti nella topografia urbana di Nevers, dall’antichità fino ai giorni nostri. E uno splendido mosaico pavimentale, che risale ai secoli immediatamente a ridosso del crollo dell’Impero romano. Il terreno, in quel punto, presenta segni di un incendio. La raccolta di materiale organico connesso con la fondazione del tappeto pavimentale consentirà una datazione precisa del reperto.
Al centro di questo viaggio nel passato si erge maestosa la cattedrale di Nevers, con le sue due absidi contrapposte di epoche gotiche e romaniche. La presenza del coro gotico orientato rivela una storia di ricostruzione che ha avuto inizio nel XIII secolo, dopo il crollo della parte orientale della cattedrale romanica. Gli scavi archeologici del dopoguerra sono stati fondamentali per comprendere l’impianto del coro romanico occidentale, portando alla luce il battistero e il portale dell’XI secolo.
Un’emozionante scoperta è stata fatta a 2,50 metri a sud-ovest del battistero: un antico mosaico, situato in un’ansa del fossato della rete termica. Il mosaico, a una profondità di 1,40 metri, presenta un pannello centrale con rosoni in tessere blu e rosse su fondo bianco. Un motivo a treccia a due fili, associato a un enigmatico simbolo (forse un’ascia), incanta gli osservatori. La datazione del mosaico è ancora avvolta nel mistero, potendo essere antica o contemporanea alla costruzione del battistero nel V o all’inizio del VI secolo. La possibilità di una datazione più recente, fino al medioevo centrale, viene contemplata, considerando il mosaico come parte di una fase di restauro del battistero.
Il percorso archeologico continua con il monitoraggio dei lavori in rue du Cloître-Saint-Cyr, testimoniando l’impegno costante nel preservare e comprendere il passato della città. Nel contesto dell’Alta Corte di Nevers, gli antichi edifici del palazzo episcopale rivelano una storia di ricostruzione nel XVIII secolo. Il parco della corte, circondato da un muro, ospita una piscina ricreativa risalente a quel periodo. Il laghetto circolare, con un diametro interno di 5,20 metri, e le tubazioni in ferro per l’approvvigionamento idrico sono tracce tangibili di un passato che, seppur sommerso, continua a raccontare la sua storia.