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[L]a rappresentazione dell’amore senza contatto fisico e del sentimento inteso nella più pura accezione spirituale, è stato spesso rappresentato dalla figura di Endimione e della luna. Endimione è riconoscibile perché è un giovane di straordinaria bellezza che giace dormiente nella selva o in un prato mentre viene amorevolmente “osservato” dalla luna o accarezzato da un raggio luminoso.
Numerose sono le versioni del mito greco. Ma ciò che a noi interessa è il significato allegorico di questi dipinti, chiamati a rappresentare amori impossibili, alimentati nonostante la distanza. Secondo una delle versioni più note – e semplici del mito -, fu la sua bellezza ad attrarre Selene, la dea della luna, che si innamorò di lui. Per poterlo vedere per sempre gli diede il sonno e la giovinezza eterni. Com’è noto la luna, che molto spesso viene rappresentata da Diana – la quale reca une lune croissant sulla sommità della fronte – non può perdere la propria verginità ed essere avvicinata da un uomo.
Il cacciatore Atteone fu infatti punito, trasformato in un cervo e divorato dai propri cani proprio per aver visto Diana nuda prendere il bagno.
La rappresentazione di Diana è molto spesso servita, a livello simbolico, a raffigurare la purezza sessuale delle monache, come accade nella stanza della Badessa, a Parma. La luna, insomma, come canterà Maria Callas, e’ una casta diva, una casta dea che non potrà mai conoscere l’abbandono erotico, del quale avverte la necessità, ma che controlla per negarlo, come sacrificio spirituale.
SE VUOI APPROFONDIRE IL TEMA DELLA PUREZZA, LEGATA ALLA LUNA, A DIANA, ALLA VERGINITA’LEGGI IL BREVE SAGGIO SULLA CAMERA DELLA BADESSA DI PARMA, CLICCANDO QUI SOTTO, SUL NOSTRO LINK INTERNO
www.stilearte.it/labirinto-e-mondo-cifrato-della-badessa-giovanna/
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