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Archeologia | Un polissoir neolitico trovato dagli archeologi in campagna. A cosa serviva questa pietra? Scavi nei dintorni


Da sinistra:l l a dottoressa Hayley Roberts, Jim Rylatt e la dottoressa Anne Teather, gli studiosi che fanno parte del team che ha scoperto la roccia

Un polissoir dell’età della pietra è stato trovato in questi giorni da alcuni archeologi inglesi, impegnati in ricerche i superficie nella Valley of the Stones vicino a Dorchester.

La grossa pietra, piena di incisioni, aveva la funzione fondamentale di “arrotare” per strusciatura gli utensili scheggiati nella pietra. Ciò consentiva di renderle altamente efficaci, grazie all’assottigliamento del filo della lama, ottenuto grazie a questa roccia abrasiva.
Il termine polissoir è utilizzato in archeologia per indicare, quindi, una pietra per levigare la selce, ma è pure un sostantivo di normale uso nella lingua francese con il significato di lucidatrice, levigatrice, raschietto.

La presenza di questo strumento litico di grosse dimensioni lascia intendere che il rudimentale utensile si trovasse nei pressi di un centro abitato preistorico. Così gli archeologi, prossimamente, effettueranno saggi e scavi.

Osservando i segni sulla pietra, gli archeologi ritengono che lo strumento passivo di levigazione possa essere utilizzato in particolar modo per la preparazione delle teste d’ascia, strumenti fondamentali per il disboscamento e, all’occorrenza, armi per la difesa personale. Probabilmente il polissoir fu utilizzato durante il neolitico, quando alcune comunità umane decisero di investire sull’agricoltura e
l’allevamento, diventando stanziali.

La pietra trovata ora del Dorset è una delle mille esaminate dagli archeologi, nella zona. Il materiale lapideo – il sarsen – è la stessa stessa roccia calcarea, un’arenaria dura utilizzata per la costruzione del santuario di Stonehenge