Il luogo si trova a sessantina di chilometri da Betlemme. La figura di Salomè, levatrice di Gesù, è presente in diverse narrazioni e soprattutto nel Protovangelo di Giacomo. dove il racconto è legato alla testimonianza di Giuseppe.
La conservazione dei nostri antenati europei è nettamente inferiore, anche quando si usavano bare di piombo per evitare alla tomba di essere permeabile all'umidità e all'ossigeno. In molti casi il decadimento avvenne e non bastarono foglie di alloro, lavacri e le decorazioni vegetali con essenze aromatiche
Dal sito di Castione della Presolana, in zona Castello, affiorarono, nel tempo, una serie di reperti: antiche sepolture, oltre a vasellame e monete. Testimonianze di un qualche possibile insediamento del Neolitico compreso tra le aree dell’arco alpino più importanti per quanto riguarda la protostoria. Adesso, con la collaborazione del Comune e dei proprietari dei terreni, è in corso uno studio per individuare un villaggio preistorico e capire come riportarlo alla luce
"Ha l'aspetto di un fanciullo, completamente avvolto in un mantello che gli copre anche la testa, e nella mano sinistra regge un anatroccolo, mentre la destra è poggiata sul petto, quasi a stringersi il mantello, come facciamo anche noi quando sentiamo freddo. - annota il Parco archeologico di Ostia antica - Così i Romani raffiguravano il Genio dell'Inverno. Così è raffigurato in una statua da Ostia antica. La statua è attualmente esposta in mostra all'Aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino: fa parte dell'esposizione "Le immagini del Tempo" che si sviluppa all'interno del Terminal 3".
È stato inaugurato il nuovo allestimento, in una saletta dedicata, al termine del percorso di visita dell’Appartamento Storico, il Presepe napoletano del Banco di Napoli ora appartenente alle collezioni di Intesa Sanpaolo ed esposto dal 1998 nella Cappella del Palazzo Reale.
Quando il coperchio del bussolotto ligneo è stato rimosso, si è scoperto che la parte superiore della scatola era piena di terra battuta e piccole pietre. Al di sotto di questo strato di terra è stato rinvenuto un grande pezzo di panno di lana viola, che copriva le 15 monete d'argento che erano disposte su pezzi di lana di pecora nella parte inferiore della scatola.
Ad avviare la campagna di scavo sono stati alcuni fondi del proprietario del terreno, quindi si è proseguito grazie a un finanziamento regionale di 140mila euro. Sono stati così rinvenuti nuovi e interessanti elementi per la conoscenza dei riti funerari, nel periodo tra gli inizi del VI e gli inizi del V secolo a.C., che integrano la conoscenza relativa alle 198 sepolture pluristratificate, finora indagate
L'archeologo De Rossi documentò il furto dell'oggetto prezioso - alla fine degli anni Settanta -, indicando perfettamente il chilometro stradale riferibile all'area del ritrovamento e la distanza della tomba dalla strada stessa. I carabinieri hanno recentemente recuperato l'urna sul mercato antiquario. Un sopralluogo ha poi permesso di trovare la tomba con la base mancante dell'oggetto prezioso
Dal Museo di Villa Giulia alla mostra di Spina. I capolavori trasferiti in queste ore. Il brindisi con il vino versato dal cane doveva essere benaugurante, nel segno dell'amicizia profonda, della fedeltà e del reciproco soccorso
Probabilmente è l'onda lunga de Il Codice da Vinci di Dan Brown, che collocò al centro il nostro pittore-scienziato in una vicenda che poneva Sophia - sapienza, sapere, saggezza, scienza, conoscenza -, a livello di valore assoluto, a caratterizzare - più o meno consapevolmente ma certo in un quadro culturale preciso, sotto il profilo semantico - la scelta dei genitori nell'ambito dei nomi da dare ai figli. E peraltro la co-protagonista del romanzo era proprio un'investigatrice di nome Sophie