Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Splendide decorazioni a intarsio di un trono portate alla luce a Gerusalemme

Questi elementi decorativi raffinati erano probabilmente tarsie di un divano-trono. La scoperta, compiuta durante gli scavi compiuti dall'Autorità Israeliana per le Antichità e dell'Università di Tel Aviv nel parcheggio Givati nella città di David, nel Parco Nazionale delle Mura di Gerusalemme, getta nuova luce sul potere e sull'importanza di Gerusalemme al tempo del Regno Giudahita.

Ceppo di un’ancora romana in piombo trovato nel mare sardo dalla Guardia costiera

In sinergia con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Cagliari, la città di Oristano e la provincia del Sud Sardegna, i sub hanno eseguito i consueti rilievi per registrare la posizione, la profondità, l’orientamento e le misure del reperto, mettendo nella disponibilità dell’ente gli importanti dati ottenuti e la fotogrammetria 3D del manufatto, utili per lo studio finalizzato ad acquisire importanti informazioni, come ad esempio il tipo di nave a cui l’ancora apparteneva o la rotta dalla stessa effettuata

La piena dell’occhio. Enrico Minguzzi e i ritratti della natura debordante. Alle Cappuccine

Alla serie di dipinti, in continuità con la sua produzione precedente, Minguzzi ha scelto di accostare un corpo di sculture inedite: attraverso queste opere, l’artista trova un’estensione tridimensionale alle figure che caratterizzano la propria pittura – in un processo quasi “inverso”, che vede la traduzione dei dipinti in scultura e non viceversa –, sperimentando inoltre nuove tecniche e nuovi materiali, aprendo così a ulteriori sviluppi della sua pratica artistica.

Gli spettri di Luca Campestri nel bolognese Palazzo Vizzani con Alchemilla

Il lavoro che Luca Campestri ha condotto durante i mesi di residenza si edifica attorno ad alcuni temi, fondanti nella sua pratica, che l’ambiente fortemente connotato di Palazzo Vizzani ha plasmato e supportato: tra di essi l’idea di spettro in quanto presenza parziale (né viva né morta), e i temi adiacenti di infestazione, coercizione ed esplorazione interiore, che fanno sì che l’esperienza dell’open studio si conformi come l’esplorazione di un mindscape popolato di catalizzatori narrativi frammentari

Le stilettate di Zana. Con la Fortuna di Dosso Dossi. Quando la palla gira e perdi la corona

E chissenefrega, dico io e mille altri, lui ha dato il sangue per anni e anni, professionista di grande livello, punti solenni al Bologna, da sano e da malato e adesso, siccome si perdono una cinquina di punti, allora a casa, nel momento in cui noi tutti abbiamo bisogno della sua speranza e di come la vive e di come la agita e di come la allena, questo è il suo punto alto, non i punti in classifica

Scoprire i 1600 reperti nelle profondità delle terme di Caracalla. Nella fossa dei riti misterici

In occasione delle aperture serali sarà possibile varcare le soglie del mondo sotterraneo delle Terme e accedere al Mitreo, il più grande del mondo romano che continua ad affascinare i visitatori anche grazie alla cosiddetta fossa sanguinis, un’apertura sul pavimento che immette ad un ulteriore spazio ipogeo, forse utilizzato per i riti misterici del culto mitraico

Mutaforma. Mutazioni ceramiche a partire da Carlo Zauli. Divenire e forma fluida. La mostra a Bologna

Il Museo Carlo Zauli, nato a Faenza pochi mesi dopo la scomparsa del grande ceramista scultore – tra i più importanti del Novecento – all'interno degli spazi del suo studio-atelier, è considerato ormai in ambito internazionale un centro nevralgico per la ceramica contemporanea e per l’approfondimento del percorso artistico del Maestro, attivando parallelamente, dal 2003, percorsi di residenza per permettere ad artisti contemporanei di sperimentare con il medium ceramico, spesso per la prima volta. Con questa mostra bolognese, il Collettivo NN intende portare nuove riflessioni su Carlo Zauli e sulla ceramica contemporanea