L'osservazione delle immagini consente di affermare che il legno è piuttosto antico sia per elementi di consunzione pluricentenaria che per taglio manuale dell'essenza. L'opera è di buona fattura e d'elegante soggetto, secondo modalità tardo cinquecentesche. Il dipinto viene dichiarata dal venditore come opera del XVIII -XIX secolo, ma potrebbe essere precedente.
Le evidenze emerse durante lo scavo hanno suggerito che questo edificio potesse essere una fontana. Studi precedenti, condotti nel 2022, avevano già rivelato parte della sontuosa decorazione di questa fontana, tra cui la notevole statua raffigurante un giovane Eracle. La recente scoperta di una testa suggerisce che anche quest'ultima possa aver fatto parte dell'ornamento della fontana, la quale sembra aver assunto la sua forma finale tra l'VIII e il IX secolo, attraverso il riutilizzo di antichi reperti selezionati.
Il palazzo - forse occupato tra il I e il IV secolo d.C. - era riccamente decorato con intonaci dipinti e mosaici a motivi floreali. La villa era pure riscaldata con un sistema ad ipocausto. Singolare è la forma dell'insieme edilizio. Esso è costituito da un monumentale "edificio a navate" a forma di sala o di basilica
"Per la sua costruzione sono stati riutilizzati blocchi di pietra calcarea di costruzioni precedenti, sei dei quali recano iscrizioni precedentemente sconosciute. - affermano gli archeologi di Archeodunum - Queste iscrizioni onorarie menzionano personaggi pubblici della prima metà del I secolo d.C., tra cui un ex quartetto, uno dei quattro magistrati responsabili della città quando era ancora colonia latina prima di Caligola".
Gli studiosi sottolineano il fatto che normalmente queste scoperte, nel territorio, sono avvenute soprattutto in aree antiche urbanizzate o in centri religiosi. Molto più raramente in aperta campagna
La Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio Etruria Meridionale ha comunicato poco fa il ritrovamento di un importante oggetto nel sepolcro messo in luce durante i lavori di restauro e consolidamento diretti dalla Soprintendenza stessa nell'ambito della programmazione triennale nell'area della Tomba della Regina
Tortore e colombe, pronube dell'amore, erano sacre a Venere. Vengono trovate soprattutto in sepolture femminili del I secolo d. C:
La stella canopo e l'inizio di febbraio. Trovate offerte di ossidiana su gradoni. L'indagine prosegue per comprenderne appieno le modalità costruttive
Esplorata un'area di 2mila metri quadrati. Trovati reperti che vanno dal IV secolo a.C. al XII. Il sito inizia a circa 80 metri dall'attuale riva
Durante la sua costruzione, circa trentamila lavoratori, inclusi schiavi e artigiani, si dedicarono allo scavo dei cunicoli e alla creazione delle infrastrutture necessarie