Il percorso ha inizio da Porta Marina e conduce all’area monumentale del Foro Civile - illuminata a cura di Enel Sole - dove si affacciano tutti i principali edifici pubblici per l’amministrazione della città e della giustizia, per la gestione degli affari, per le attività commerciali, come i mercati, oltre ai principali luoghi di culto cittadino
Incentrata sul nucleo dei gessi canoviani conservati al MUSA, museo dell’Accademia di Perugia – tra i quali Le tre Grazie, donate dallo stesso scultore nel 1822 – l’esposizione valorizza il contesto artistico e culturale entro cui queste opere si inserirono, raccontando un’Umbria inscritta in più ampie dinamiche e in una vivace rete di relazioni.
Alle Gallerie d'Italia di Milano le opere del fotografo artista Schaller, frutto di un progetto di ricerca che lo ha portato, nel corso di molti anni e di molti viaggi, a visitare decine di musei, fondazioni, collezioni private e a immortalare le tavolozze che grandi protagonisti della pittura dell’Ottocento e del Novecento usavano per realizzare i loro dipinti
La bellissima facciata barocca, che reca incise le insegne dell’ordine francescano (due braccia incrociate), svetta nella piccola piazza Corpaci, posta a fianco della centralissima via Maestranze del centro storico di Ortigia
L’antica città di Mozia si trovava sull’isola di San Pantaleo, nello Stagnone di Marsala, in Sicilia. L’isola era abitata da una popolazione autoctona, durante l’età del Bronzo, che si integrò con i fenici, che trasformarono questo lembo di terra – a partire dal XII secolo a. C. – in una base commerciale fondamentale per i commerci nel Mediterraneo. Mozia visse per secoli una fase di particolare prosperità, come testimonia Diodoro Siculo; al tempo dei romani l’importanza e il prestigio di Mozia erano però già svaniti, a causa di una serie di conflitti intercorsi con i greci.
L'azione avviene in una zona vincolata paesisticamente, a Piombino. Prima è polemica sulla liceità del dipinto parietale. Poi arrivano i vandali. Ed è polemica su polemica
Il Teatro Menotti prosegue dunque il suo percorso, già avviato nelle scorse due edizioni, tra narrazione teatrale, musica, contaminazioni e comicità d’autore, con produzioni e ospiti di prestigio che anche quest’anno hanno accettato la scommessa di un teatro “senza filtri” con proposte originali e di qualità.
Le fotografie restituiscono l’immagine di alcune sculture che sino ad ora erano solamente documentate e comprendono pure l’unico ritratto fotografico dello scultore di cui non era nota la fisionomia
"Sono partiti - dice il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri - i lavori preliminari che porteranno, nei prossimi tre anni, a ciò che resta dell'antica Delizia di Belfiore, risalente al XV secolo, scomparsa a seguito di un incendio nel 1632"
È una nuova mostra virtuale (ipervisione), da oggi online sul sito delle Gallerie (per vedere la mostra, CLICCARE QUI), a rivelare gli affreschi che raccontano la storia di questo spazio, estensione architettonica del Palazzo di rappresentanza e ambiente unico all’interno del Palazzo Pitti.