Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Il ritratto veneziano dell’Ottocento. Bellezza, onore e sentimento. La mostra a Ca’ Pesaro. Il senso profondo di una civiltà perduta

Un secolo di grande storia e di grande pittura, di profonde trasformazioni sociali, politiche, economiche. Un secolo popolato da liberali e da patrioti, rivoluzionari e reazionari, nobili e borghesi, intellettuali e artisti romantici, neoclassici, realisti, veristi, fino alla soglia delle Avanguardie, che ha visto la nascita delle Pinacoteche, dei musei civici, de La Biennale di Venezia. Un secolo da riscoprire nei volti e nelle opere dei suoi protagonisti con la mostra Il ritratto veneziano dell’Ottocento, a Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna dal 21 ottobre 2023 al 1° aprile 2024, a cura di Elisabetta Barisoni e Roberto De Feo.

Scavano tra i resti di un teatro romano. Vedono una testa di marmo. Trovano un ritratto mitico di Alessandro Magno, scolpito nel II secolo d. C.

Tra gli altri ritrovamenti spiccano statue di Medusa, maschere e figure grottesche, con un'età stimata di 2.000 anni, trovate nella sezione scenica del Teatro Antico. Questi reperti offrono un affascinante sguardo nel passato - soprattutto al periodo romano, quando la città letteralmente fiorì - fornendo preziose informazioni sulla cultura e l'arte dell'epoca

Scoperta una camicia da notte di un bambino di 1900 anni fa in una grotta che si apre a 15 metri in una parete di roccia

Dal punto di vista delle dimensioni, l'abito era chiaramente destinato a un bambino. Presenta nodi lungo l'orlo e probabilmente serviva come indumento intimo, indossato sotto un abito decorativo di lana colorata. La camicia da notte è costituita da due pannelli di tessuto di dimensioni pari, cuciti insieme lungo i bordi superiori e con un'apertura centrale per il collo. Inoltre, è ornata da fili di lino che pendono da entrambi i lati del collo

Straordinaria necropoli romana trovata ora a Battipaglia, in provincia di Salerno, durante lavori sulla rete dell’acquedotto

Il Soprintendente Raffaella Bonaudo ha commentato questa scoperta straordinaria: "Sicuramente siamo in presenza di un'importante necropoli con recinti e monumenti funerari disposti lungo un importante asse viario antico. Questo ritrovamento apre nuove prospettive di ricerca per la conoscenza dell'antica organizzazione del territorio dell'attuale città di Battipaglia e solleva numerosi interrogativi sull'esistenza di un centro strutturato a cui il sepolcreto era connesso."

Scoperto a Gerusalemme un acquedotto d’epoca romana costruito negli anni di Gesù Cristo. Portava in città l’acqua di Betlemme

Gli archeologi hanno fatto una scoperta sorprendente durante gli scavi: 25 monete sparse lungo le fondamenta dell'acquedotto risalenti ai giorni della 10a Legione Romana. Questo suggerisce che le monete furono collocate lì intenzionalmente. Inoltre, è stata trovata una moneta della Grande Rivolta Ebraica contro i Romani, risalente al 67-68 d.C., incorporata nella direzione delle fondamenta dell'acquedotto stesso

Gli archeologi: “Abbiamo trovato il luogo in cui fu sepolto il fondatore del Sacro Romano Impero”

La chiesa di Ottone II, la cui planimetria e storia costruttiva sono state studiate ulteriormente, è risultata essere un complesso di notevole complessità. I resti di incendio sulle fondamenta rivelano che l'edificio fu demolito in modo mirato nel XIV secolo, evitando il laborioso smantellamento delle singole pietre mediante impalcature. Questa scoperta getta nuova luce sulla sequenza costruttiva dell'edificio e sulla sua fine

Vedete questo cerchio, dall’alto? Gli archeologi stanno scavando proprio in quel punto per sciogliere il mistero. Cosa hanno trovato?

Dai risultati finora ottenuti si sa che si tratta di una costruzione a pianta circolare del diametro di circa 55 m, costituita da un fossato con fondo appuntito e tre solchi circolari nello spazio racchiuso dal fossato. Gli ingressi al centro dell'edificio sono tre, enfatizzati dal prolungamento del fossato verso l'esterno dell'area – orientato a nord, sud-ovest e sud-est.

Un corridoio in discesa. Un’enorme pietra da spostare. Ed ecco il sarcofago. Riscoperta la tomba del geniale genero borghese del Faraone di 4500 anni fa

Gli archeologi si sono trovati al cospetto del sarcofago imponente e si sono accorti che la camera funebre stessa era già stata violata da ladri di tombe, nell'antichità, ma conteneva ancora parti dell'originale corredo funebre, tra cui ceramiche, resti di donazioni votive, vasi a baldacchino e pesci mummificati (il primo ritrovamento di questo genere).

Scoperti ora tra le ceneri di Pompei i resti di un soffitto affrescato con divinità e grottesche. Un puzzle da ricomporre

La parte non scavata della città romana ammonta a circa 15 ettari di isolati e case ancora sepolti sotto lapilli e cenere, quasi un terzo dell’abitato antico. L’impostazione del nuovo scavo, ubicato nell’Insula 10 della Regio IX, lungo Via di Nola, è dunque la stessa già attuata nello scavo della regio V durante gli anni 2018-2020 che, sotto la direzione dell’allora direttore, Massimo Osanna, ha visto emergere la casa di Orione, la casa con Giardino e il Themopolium