Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Scavi nel forte romano. Trovato dagli archeologi il muso di un leone di bronzo. Lo strato porta al 100 d. C. circa

In quel momento a Vindolanda c'erano le truppe batave, che militavano nell'esercito romano. Erano originarie del delta del Reno, nel territorio degli attuali Paesi Bassi. Fisicamente dovevano presentarsi come i tedeschi. Biondi, occhi chiari, piuttosto alti, erano stati valorizzati militarmente a partire da Giulio Cesare. Tacito sottolinea che la popolazione dei Batavi era esente dal tributo e i militari di questa etnia erano utilizzati soltanto in battaglia e per le guerre, «quasi fossero dei dardi o delle armi».

Gli incappucciati. Durante restauro emergono notevoli affreschi del XVI secolo coperti da imbiancature

L'autore, per ora, è ignoto. Gli incappucciati dipinti alla base della croce sono i disciplini o disciplinati, laici riuniti in congregazioni e confraternite che, preoccupati per la salvezza della propria anima, si sottoponevano a una vita di preghiera e di penitenza tra le quali privilegiavano l'autoflagellazione. Con quest'ultima pratica cercavano, anche, di ripetere e provare sul proprio corpo le stesse sofferenze patite da Cristo nella sua passione

La scoperta nella grotta degli orchi. Recuperati resti di bambini e di ragazzi, mangiati dagli uomini di Neanderthal

I resti risalgono a circa 52.000 fa e sono stati sparsi sulla stessa superficie all'ingresso della grotta e mischiati con le ossa e i denti di altri animali cacciati dai Neanderthal. La scoperta di segni di taglio su una clavicola indica che sono stati fatti a pezzi da altri Neanderthal e probabilmente mangiati dai loro simili

Pompei, trovato affresco con pizza bianca molto condita e guarnita. E’ l’antenata di 2000 anni fa del nostro piatto

"Come risulta da una prima analisi iconografica di un affresco con natura morta, emerso in questi giorni nell’ambito dei nuovi scavi nell’insula 10 della Regio IX a Pompei, ciò che era rappresentato sulla parete di un’antica casa pompeiana potrebbe essere un lontano antenato della pietanza moderna, elevata a patrimonio dell’umanità nel 2017 in quanto “arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano”.- spiegano gli archeologi -

Il gioco di una bambina romana di 2000 anni fa? Durante una passeggiata nei campi la singolare scoperta

"Questa miniatura ricorda la serie romana dei "prigionieri legati" - affermano gli archeologi - ma differisce in alcuni particolari fondamentali. In primo luogo, c'è almeno il sospetto dell'abbigliamento, che è di foggia romana, non delle popolazioni conquistate; non c'è traccia di un anello al collo o di altri ornamenti che caratterizzavano i nativi. I capelli sono di foggia romana. Sono rappresentati alla 'maniera corta' del periodo paleoromano del I-II secolo, e ancora una volta non allusivi ai gusti barbarici. Non si può così escludere che la statuetta sia un ex voto romano legato alla nascita o alla salute di un figlio maschio". Esiste anche la possibilità che l'oggetto bronzeo fosse il giocattolo di una bambina

Tombe e resti di una villa romana rustica emergono durante gli scavi per la rete gas in Campania

"Le aree erano utilizzate anche a scopi artigianali come documentano gli scarti litici e le tracce di piani di cottura e lavorazione messe in luce in più settori di indagine. - comunica la Soprintendenza - La fitta frequentazione è confermata anche dal rinvenimento di diversi battuti stradali e di strade realizzate con ciottoli e ghiaia riferibili a più epoche storiche. Al periodo precedente l’eruzione del 79 d.C. risalgono i resti di muri intonacati pertinenti agli ambienti probabilmente di una villa rustica. Invece all’età tardo-antica dovrebbero datarsi i resti di una capanna, sul modello della cosiddetta long house, di dimensioni strette e lunghe ricostruita sulla base delle buche di palo. Non da ultimo si segnala anche la presenza di un gruppo di sepolture a cassa litica di cui non è ancora possibile definire la precisa cronologia"

Testa di marmo trovata dai sub sul fondo del lago di Nemi. Una protome romana autentica o uno scherzo? Il video

Il Comune di Nemi intende procedere con i piedi di piombo. La testa di marmo scolpita, trovato sul fondo del lago di Nemi sarà studiata accuratamente a partire dalle prossime ore. E' stata recuperata nel corso dell'operazione di bonifica dei fondali lacustri, da parte dei volontari della Protezione civile. La scultura è una protome, cioè un elemento decorativo prodotto per la decorazione di facciate di edifici. Una testa e un "peduncolo" scolpito, dietro di essa, nello stesso blocco, che serviva per l'inserimento in un muro

Quegli ingranaggi di 2100 anni fa sono gli antenati del computer. Uno studio ricostruttivo dagli esiti sorprendenti

La macchina fu ritrovata nel 1900 grazie alla segnalazione di un gruppo di pescatori di spugne che, persa la rotta a causa di una tempesta, erano stati costretti a rifugiarsi sull'isoletta rocciosa di Anticitera. Al largo dell'isola, alla profondità di circa 43 metri, scoprirono il relitto di una nave mercantile romana, naufragata nel secondo quarto del I secolo a.C e adibita al trasporto di oggetti di prestigio, tra cui statue in bronzo e marmo.

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