Per quanto riguarda la datazione, si possono collocare entrambi i reperti tra il Il e gli inizi del I secolo a.C. Il secondo poliviscerale, agli inizi del I secolo d.C. sarebbe poi stato risemantizzato nella nuova realizzazione in pastiche e dedicato a Fortuna. In questo caso è possibile sottolineare la straordinarietà di un ex voto metallico che viene votato una seconda volta in una nuova realizzazione formale
Vindolanda era un forte realizzato per accogliere truppe ausiliarie. Esso venne costruito dai Romani in Britannia per ordine di Gneo Giulio Agricola nel 79 dopo la conquista della Britannia del nord e ubicato a circa due chilometri dalla parte meglio conservata del Vallo di Adriano, in Northumbria. La struttura militare venne ricostruita più volte. Essa era un nodo di rilievo perchè serviva a vigilare sulla strada tra Tyne al Solway Firth. Da questo forte provengono delle tavolette scritte in antico corsivo romano da cui emergono molti interessanti dettagli sulla vita delle guarnigioni delle zone di frontiera. Gli scavi archeologici in questo sito iniziarono negli anni trenta del XX secolo
Tra il 2500 e il 1800 a.C. (tarda età del Rame e inizio dell’età del Bronzo) il continente europeo è teatro di importanti trasformazioni, conquiste tecnologiche e cambiamenti sociali ed economici. Il tutto è accaduto “sotto lo stesso sole”, in una Europa che assisteva alle prime prove di reti commerciali e culturali e di linguaggi iconografici comuni. Con le merci e le persone si muovevano le idee, le invenzioni e le culture. Si creano codici comuni, iconografie condivise, patrimoni di immagini che permettono di comunicare tra territori distanti
Un percorso tra scultura e fotografia nelle sale di Palazzo Braschi che, oltre a contribuire alla valorizzazione di uno dei più rilevanti nuclei del Museo di Roma, offrirà anche uno spaccato della società romana di metà Ottocento – tra nobili, intellettuali, artisti e religiosi, italiani e stranieri – della quale Pietro Tenerani fu esponente di primissimo piano
Il XVIII secolo viene ritenuto essere l’età d’oro del pastello. Questo mezzo senza pari per rendere gli effetti della materia e del tocco vellutato dell’incarnato è quindi spesso limitato alla ritrattistica. Passato di moda durante la Rivoluzione francese, il pastello ha vissuto una rinascita dalla metà del XIX secolo fino all'inizio del XX secolo. La gamma dei pastelli si amplia poi notevolmente sia in termini di tonalità che di texture, aprendo così le porte a tutti i tipi di sperimentazione. La collezione del Museo d'Orsay testimonia in modo eccezionale questo rinnovamento.
Hathor o Ator è una divinità egizia appartenente alla religione arcaica dell'Egitto. Potremmo dire che essa è un solo una divinità femminile, ma che era adorata proprio per il sostegno che, secondo le credenze dell'epoca, dava alle donne stesse, come dea della gioia, dell'amore, della maternità e della bellezza. Come Signora dell'Occidente, accoglieva maternamente le anime dei defunti. Sotto il profilo del culto potremmo sottolineare alcuni elementi che poi troveremo nel culto cristiano della Madonna.
I ritrovamenti includono tre depositi che contenevano, tra gli altri, orecchini, collane, bracciali, cerchietti, spille con testine a spirale, pezzi di collane decorate con ciondoli coda di pesce, punte di lancia, ecc.. Sono state trovate anche parti metalliche di finimenti per cavalli e un gran numero di altri oggetti. Tra questi ci sono anche molto prodotti realizzati con materie prime organiche: tessuti di strumenti di corno e frammenti di corde. Sul sito sono state trovate anche ossa umane, il che potrebbe suggerire che vi sono stati depositati anche sacrifici umani
Dal 2 luglio 2023, una squadra di sommozzatori rimuoverà sezioni della barca nella baia di Zambratija 1. Una volta rimossi i pezzi e collocati in un supporto su misura, gli scienziati ricostruiranno la barca in 3D e ne preciseranno la data di costruzione, identificheranno le fibre utilizzate per la cucitura e studieranno le tecniche utilizzate per modellare il legno
Anelli, orecchini, decorazioni bellissime da vedere. E' in corso, on line, l'asta di gioielli antichi, oro e ornamenti dell’antichità, sul sito Catawiki. Oltre 50 i lotti, tra i quali lo splendido anello, che vediamo nella foto. Per vedere una carrellata dei gioielli all'asta e leggere le quotazioni potete cliccare qui
L'avvio dei lavori di recupero dello scafo, ritenuto il “gemello” di quello già scoperto nel 1999 nello stesso luogo: sotto una spessa coltre di posidonia, allora erano stati rinvenuti i resti di una grande nave da trasporto di epoca tardo-romana adagiata sul fondo sabbioso nei pressi della spiaggia, a non più di 2 metri di profondità. Dopo essere stato recuperato, il reperto denominato “Marausa 1” è stato esposto nelle sale del museo di Baglio Anselmi, a Marsala.