Press "Enter" to skip to content

Con il metal trovano grossi depositi votivi di 2500 anni fa. Tanti gioielli antichi nell’ex palude. Il luogo sacro


Le immagini di questa pagina sono di proprietà del gruppo Kujawsko Pomorska Grupa Poszukiwaczy Historii


Un tesoro di gioielli e utensili in bronzo è stato trovato nel letto di un lago prosciugato di un lago-palude e trasformato in un campo agricolo. Il materiale è stato individuato nel corso di una perlustrazione compiuta da un gruppo di appassionati di storia e di archeologia che collabora con gli archeologi di Stato.

L’operazione si è svolta in un campo arato con l’uso di metal detector. Trovati i primi segni di consistente presenza di metalli antichi, i volontari hanno chiesto l’intervento degli archeologi che hanno compiuto lo scavo, sotto la guida di Wojciech Sosnowski e alla presenza di membri dell’Istituto di Archeologia dell’Università Niccolò Copernico di Toruń e dei servizi del Parco Paesaggistico Wdecki.

Il ritrovamento dei depositi votivi e di 100 frammenti d’ossa, derivati – probabilmente – da recenti frantumazioni provocate dalle arature, è avvenuto in Polonia, nel distretto di Chelmno una cittadina della Polonia settentrionale, con circa 20mila abitanti. Gli archeologi propongono una datazione che porterebbe a circa il 500 a.C.m ma il deposito – a nostro giudizio – potrebbe essere anche più antico. Dirimenti, a tal proposito, saranno le indagini di laboratorio.

“I ritrovamenti includono tre depositi che contenevano, tra gli altri, orecchini, collane, bracciali, cerchietti, spille con testine a spirale, pezzi di collane decorate con ciondoli coda di pesce, punte di lancia, ecc…” – dicono i membri del gruppo Kujawsko Pomorska Grupa Poszukiwaczy Historii, che hanno compiuto l’importante scoperta.- Sono state trovate anche parti metalliche di finimenti per cavalli e un gran numero di altri oggetti. Tra questi ci sono anche molto prodotti realizzati con materie prime organiche: tessuti di strumenti di corno e frammenti di corde. Sul sito sono state trovate anche ossa umane, il che potrebbe suggerire che vi sono stati depositati anche sacrifici umani”.

Gli archeologi spiegano, infatti, che gli insediamenti più vicino al luogo di ritrovamento praticavano la cremazione dei defunti, mentre nel caso di sacrifici umani – come dimostrano i casi delle cosiddette “mummie di palude”, fenomeno diffuso in tutta l’Europa settentrionale – i corpi venivano inumati o abbandonati nell’acquitrino.

Si pensa pertanto che i materiali preziosi fossero deposti per scopi rituali, in una sorta di santuario naturale nel quale venivano anche uccisi i prigionieri nemici o le persone della comunità che avevano infranto gravemente la legge. Probabilmente le esecuzioni avvenivano in dati periodi dell’anno, legate a feste.