Aneddoti sull’arte

Tutto su Christo – Lago d’Iseo, vita, lavori, come finanzia le mega-opere, quotazioni e intervista

La filosofia di Christo non è mutata dopo la morte della moglie amatissima e collega Jeanne. In un'intevista a Stile arte, Jeanne spiegava che ogni intervento da loro realizzato è completamente autofinanziato, anche se comporta ingenti investimenti. La scelta dell'autofinanziamento equivale a quella della libertà. Non rispondere a nessuno - già sono numerosi i vincoli imposti dalle Soprintendenze o dagli enti preposti alla sicurezza. Autofinanziamento significa vendere disegni, collage, progetti degli inteventi svolti nel mondo (per le quotazioni deille opere di Christo, potete andare a fine pagina e vedere i risultati d'asta)
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Il genio e la poetessa. Fu amore quello tra Michelangelo-bisex e Vittoria Colonna?

Un altro risvolto. Vittoria fu l’unica, autentica amicizia femminile del Buonarroti: anzi, egli la definì come “amico”, al maschile. Riscontriamo così da una parte il bisogno di un accudimento quasi materno, dall’altra l’emergere di un’immagine ambigua. Pensiamo agli elementi maschili presenti nelle figure femminili: ai “muscoli di maschio” elogiati dall’Aretino, per intenderci. Un po’ tutte le donne di Michelangelo sono così: dalla Venere del cartone di “Venere e Cupido” (poi dipinto dal Pontormo), alla “Notte”. L’aspetto forse più curioso è che un simile, nuovo ideale di bellezza fece tendenza, si impose in quegli anni a Firenze.
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Paul Koudonaris – Un fotografo tra gli scheletri tempestati di pietre preziose. Il video

Gli scheletri furono trovati nel 1578 a Roma quando vennero aperte alcune catacombe contenti le salme della prima comunità cristiana. Alcune di queste spoglie varcarono le Alpi per prendere il posto delle reliquie distrutte durante la riforma protestante e in seguito furono abbellite con un grande assortimento di gioielli e tessuti preziosi
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William Blake, il visionario con il compasso che contemplò la propria maschera funebre

L'analisi del suo percorso esistenziale conferma che la sua pittura visionaria era sorretta da vere allucinazioni e da squarci di verità non evidenti al mondo sensibile. Tutto era iniziato a quattro anni quando aveva visto Dio presentarsi alla sua finestra
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Giacomo Balla. Tre autoritratti, tre stili che si sviluppano nel tempo

Proponiamo qui tre autoritratti di Giacomo Balla, emblematici del percorso creativo dell’autore. I primi due, risalenti agli anni Venti, sono da interpretare quali tentativi di fornire una risposta a quella che il Balla futurista definiva, in un suo scritto, “la necessità di entrare nel grande dominio dello stato d’animo plastico con delle nuove forme astratte equivalenti”.
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Tutti i segreti tecnici di Canaletto e del nipote Bellotto

Canaletto iniziò con una fase tenebra, Ma i collezionisti lo apprezzarono proprio per il sole che farà trasparire dalle sue pitture, già dalla metà degli anni Venti. Dopo i primi due o tre anni caratterizzati dall’uso di un colore sottilissimo, la sua pittura si fa più impetuosa. Il cielo comincia ad essere azzurro, a coprire il bolo rosso. Si nota, anche a livello di dimensioni, una riduzione delle superfici pittoriche. La scelta di supporti ampi lascia il passo ad opere di dimensioni minori. Maurizio Bernardelli Curuz incontra Anna Bozena Kowalczyk,
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Gabriele D’Annunzio pittore. Ecco le sue tele tormentate

Il giovane Gabriele lavorò con la tavolozza. Negli anni del liceo dedicò al primo amore “un tramonto d’estate pieno di luce opalina”. E Stile ha ritrovato una “Marina” dipinta dal Vate nel 1892. Qui la storia e le immagini delle opere dell'aspirante pittore e le quotazioni dei suoi cimeli. “Nella sala di pittura il mio quadro mi parve così goffo e scolorito che mi venne la tentazione di sfondarlo con un colpo di pennello alla Goya”. E ancora il 13 maggio, a sera: “Il quadro l’avrai quanto prima; aspetto la cornice che ho già ordinata all’officina ma t’avverto ch’è un lavoraccio ripreso con moltissima fatica, e a forza di lenti d’ingrandimento, da un piccolo schizzo del Marcot”
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