Archeologia – Ultime notizie ed approfondimenti

Selinunte. Scoperta ora sotto le dune della spiaggia una mega-struttura. Potrebbe essere il quartiere portuale dell’antichità

La scoperta è avvenuta durante dei semplici lavori di disboscamento e ripristino del Vallone del Gorgo Cottone, alla foce del fiume omonimo, lungo la riva occidentale; all’inizio è affiorato solo l’angolo di un blocco, il resto era sepolto sotto lo strato massiccio di sabbia e di vegetazione recente, probabilmente ammassata nel dopoguerra durante la sistemazione della zona dell’acropoli. L'archeologa Linda Adorno, responsabile della sorveglianza dei lavori, ha intuito subito l’importanza della struttura e ha fatto sì che fosse portata alla luce
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Ritrovata in Umbria la villa di Claudio Tiberio Termodonte. Chi era quell’uomo? E cosa significano i suoi nomi?

Dal 22 giugno 2023 un team di ricercatori e studenti della University of Oklahoma è sulle tracce della villa in località Pian di Mealla, a Ficulle. La direttrice dello scavo è Susan Alcock coadiuvata sul campo da Joey Williams mentre Claudio Bizzarri coordina l'intero progetto, di cui è concessionario il Comune di Ficulle.
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Il mistero. Trovati resti di legionario romano sepolto a faccia in giù, con spada, fibula d’argento e grossi chiodi al collo e ai piedi

La fibula a balestra d'argento indica certamente un elevatp rango del giovane defunto. La spatha trovata sotto il suo corpo, indurrebbe a pensare che egli appartenesse alla cavalleria. La spatha presenta una lama molto più lunga del gladio - 80–100 cm -
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Con scandagli elettronici identificata la presenza di grandi sale sotterranee e tunnel che portavano all’ “Inferno”

Al fine di verificare la tradizione locale secondo cui l'altare maggiore della chiesa cattolica nasconde l'ingresso al labirinto sotterraneo, sono stati indagati con metodi geofisici i patii e i gruppi di strutture intorno alla chiesa . Vari array di elettrodi e geofoni sono stati installati intorno alla chiesa per creare un'immagine 3D di ciò che potrebbe trovarsi sotto terra
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Ora nuova discesa e altri tesori recuperati dal pozzo delle meraviglie di Orvieto che lo scorso anno ha restituito 300 maioliche medievali

Tutto si svolge nell'area del pozzo medievale, ricco di sovrapposte testimonianze, del Campo della Fiera, un sito archeologico che si trova alla base della rupe di Orvieto, dove sono stati trovati, negli anni, reperti che risalgono all'eta etrusca, romana e medievale. La parte più cospicua dei ritrovamenti risale all'età etrusca. Il ritrovamento di templi, edifici, strade e fontane, ha permesso di studiare approfonditamente l'area di questo monumentale insediamento che dovrebbe corrispondere al Fanum Voltumnae, ovvero al luogo religioso federale della dodecapoli etrusca. Un punto cruciale di convergenza politica e culturale delle popolazioni etrusche che, come sappiamo, presentavano forme autonome di governo ma un patto federativo con i vicini appartenenti allo stesso popolo.
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Dal “sottoscala” del castello crollato di Malenco portati alla luce 7000 reperti: armamenti, boccali, pentole, dadi. La moneta del 1330

La scala monumentale in pietra trovata dagli archeologi si è rivelata essere l’ultima modifica del Castello de Malenco, avvenuta secondo le datazioni radiocarboniche nei primi anni del XV secolo. Fin da subito i nostri archeologi si sono resi conto che questa copriva le fasi più antiche, quelle della fortificazione di XIII e XIV secolo, precedenti la guerra coi Visconti di metà Trecento
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Trovata la cucina del forte romano? Gli archeologi recuperano coltello, stoviglie, tappo e scorta di noci di 1900 anni fa

Scoperte le cucine della caserma del forte romano di Vindolanda? E' presto per dirlo, ma certamente i ritrovamenti degli ultimi giorni fanno pensare che i punti di approfondimento abbiano portato a scavare in aree di servizio particolari. Gli archeologi hanno qui portato alla luce un coltello con manico di osso, scoperto durante lo scavo, a livello del pavimento, della caserma del Periodo II (c. 100-105 d.C.)...
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Fibula d’epoca romana, a forma di stella, trovata durante una passeggiata in campagna vicino alla fonte d’acqua

Le spille o fibule erano utilizzate per l'abbigliamento, come elemento di chiusura e di raccordo tra i vari lembi della veste o dei mantelli. Il nome fibula deriva dal nome latino del perone che, in effetti, è sottile e allungato.
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Focalizzate le anomalie. Archeologi e speleologi cercano gli uomini primitivi nelle grotte dell’Appennino matese

Il massiccio del Matese (o semplicemente Matese) è una vasta area montuosa dell'Appennino sannita, compresa in due regioni (Molise e Campania) e quattro province (Campobasso, Isernia, Caserta e Benevento)
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