Archeologia – Ultime notizie ed approfondimenti

Riemergono pavimenti e resti di una villa romana a Salona. Uno splendido pavone nel mosaico

Sull'Adriatico giunsero da Roma, dopo la conquista del territorio, numerose famiglie che qui si stabilirono. La scoperta è avvenuta durante gli scavi per la realizzazione di un centro culturale. La città fu fortemente romana. Diede origine anche all'imperatore Diocleziano
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Fiume in secca. Escursionisti trovano lungo pugnale. Gli archeologi: “E’ un’arma di 3500 anni fa”

L'ipotesi più plausibile - al di là di quella dello smarrimento dell'oggetto o di una sorta di abbandono rituale - è che il lungo pugnale facesse parte di un corredo funebre dell'Età del Bronzo e che la tomba sia stata scalzata da una delle numerosi alluvioni che hanno colpito la zona
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Raddoppio, all’asta, per la moneta d’oro trovata in un campo con metal detector. Venduta a 773mila euro

Chi l'ha trovata si definisce "naturalista, ecologista, amante del buon tè, appassionato di metal detector e responsabile della Pesca sportiva". L'uomo aveva ridotto la ricerca di superficie quando erano nati i figli. Da quando sono cresciuti ha ripreso le indagini con il rilevatore. Tutto si è svolto con regolarità, nei termini previsti dalla legge
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“Ho spostato un intrico di edere e ho visto la tomba”. Il ritrovamento della necropoli di Guado, nella Tuscia

Un’indagine archeologica di ricognizione che ha permesso, grazie ai successivi scavi della Soprintendenza, di salvare e studiare un sito etrusco del terzo secolo avanti Cristo dal quale sono venute alla luce 7 tombe e 55 sepolture
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Trovate due nuove sfingi e tre statue legate al culto di Amenofi, il nonno di Tutankhamon

Le importanti scoperte sono avvenute, in modo inaspettato, durante lavori di restauro della tomba di Amenofi III, a Luxor. Gli archeologi, nell'acqua che occupava parte dello scavo, hanno osservato enormi pietre calcaree - che erano rivoltate - che rappresentano Amenofi in forma di Sfinge. Nel corso dell'approfondimento sono state trovate anche tre sculture che rappresentano la dea Sekhmet, divinità protettrice in forma di leone. L'indagine ha portato anche a rivelare altri resti di pareti e colonne decorate con scene cerimoniali e rituali.
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Una ciotola di vetro di manifattura romana del II secolo trovata in un campo durante uno scavo archeologico preventivo

L'elegante contenitore di vetro - che è stato recuperato, intatto, dal terreno - era sepolto in un'area che doveva essere originariamente occupata da una fattoria o da un villaggio di campagna, abitato dai Batavi, l'originaria popolazione locale. In queste ore gli archeologi stanno scavando e rilevando i resti di abitazioni rurali di legno. L'insediamento risalirebbe a un periodo compreso tra il I e il II secolo della nostra era
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Ritrovata la chiave di una fattoria gallo-romana portata alla luce accanto a monete e a ceramiche

L'edificio in sé non è stato trovato ma una grande struttura scavata ha fornito arredi particolarmente ricchi e diversificati (monete, piccoli oggetti in bronzo, ceramiche sigillate decorate con una ruota), ipotizzando la presenza di un habitat limitrofo o meno conservato
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Dal terreno emerge un nuovo anfiteatro romano mentre si scava per realizzare una rimessa per il canottaggio

La struttura fu costruita nel IV secolo, utilizzando la cavità creata da un cava di materiali edilizi. L'impianto era lungo circa 50 metri e largo 40 metri. Il muri erano intonacati, mentre gli spalti, probabilmente, contavano su una perduta struttura lignea. Secondo gli archeologi svizzeri si tratterebbe del più recente anfiteatro romano dell'Impero. Gli scavi iniziali hanno permesso anche di identificare gli elementi di accesso alla struttura
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Collana d’oro di 1600 anni fa scoperta con il metal detector vicino a una palude. Ritrovamento isolato? Si studia l’area

Nei giorni successivi alla scoperta della collana l'intero campo in questione è stato perlustrato a fondo con metal detector anche dagli archeologi. Il rilevamento si è concluso senza risultati di rilievo, mentre dati interessanti sono giunti dallo scavo dell'area attorno al punto in cui l'oggetto era stato recuperato
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Una piccola ferita poteva diventare mortale. Tac su mummie di 21 bambini egizi indaga lesioni infette e “cerotti”. I risultati

Nella mummia di una bambina (nella foto qui sopra) di un'età compresa tra i due anni e mezzo e i quattro anni (I-II secolo d.C.), le indagini diagnostiche hanno permesso di portare alla luce un elemento simile a una benda nella parte inferiore della gamba sinistra "che molto probabilmente rappresenta una medicazione di una lesione cutanea".
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