Il velo, inoltre, il diffusissimo “ panno alla romana”, oggetto anch’esso d’infinite dispute se osservato e interpretato nella sua coincidenza con altri particolari del dipinto, ci racconta dello stato di congiunta della donna ritratta. E’ di seta, come denunciano le sfumature giallastre, e solo le nobildonne lo portavano così confezionato (per le altre dame, ciò avveniva unicamente in occasioni speciali). L’abbondanza del tessuto, dalla sontuosa veste alla delicata biancheria, evidenzia invece la preziosità dell’abito. Le donne del tempo sottolineavano la loro distanza dalla plebe, o la straordinarietà dell’evento al quale partecipavano, anche attraverso la pulizia e il candore della propria biancheria
Leggi tutto Sapete com'erano il velo matrimoniale e l'abito da sposa ai tempi della Fornarina di Raffaello?Se la rifondazione della cultura anamorfica è soprattutto italiana, gli sviluppi avverranno in altri Paesi europei...
Leggi tutto Anamorfosi – Cos'è e come si comporta in pittura? Il significato. Come si faSempre alla sfera simbolica sono da ricondurre le iconografie scelte per decorare questi splendidi manufatti. I temi, ¬riproposti su oggetti in materiali diversi, erano per lo più attinti dalla storia antica e dalla letteratura e volti a esaltare le virtù muliebri di purezza, obbedienza e fedeltà, qualità all’epoca ritenute essenziali per una moglie. Per il desco da parto e le stoviglie in maiolica destinati alla puerpera si prediligevano, invece, scene di nascita riprese da quelle di ambito sacro in modo da sottolineare la buona riuscita del parto e l’incolumità della madre.
Leggi tutto Doni d'amore. Donne e rituali nel RinascimentoICONOGRAFIA - Nel gesto esplicito dell’allattamento la pittura ha offerto esempi altissimi di umanizzazione del sacro. Fino alla censura frutto del clima post-tridentino
Leggi tutto La Madonna del latte – Trionfo e scomparsa di un'iconografia pericolosaUna sorta di maledizione - malapasqua, malocchio - sembra incombere, avvolgendone e impregnandone gli spazi, sulla “domo posita in Biri Magno” là dove Venezia scivolava verso la Laguna guardando il profilo di Murano: ed era stata residenza sontuosa e officina laboriosa di Tiziano sino alla notte del 27 agosto 1576, quando la peste aveva portato via il Grande Vecchio confidandone il corpo alle frettolose esequie dirette al sepolcro designato nel tempio francescano dei Frari
Leggi tutto Perché il palazzo di Tiziano diventò la casa dei suicidi?il contatto del Cristianesimo con la civiltà ellenistica portò ad assegnare all'apostolo delle genti - il cui compito era diffondere il messaggio di Cristo tra le popolazioni greco-romane, le genti, appunto, i gentili - le caratteristiche del filosofo, che meglio si attagliavano a un intellettuale. La credibilità del santo passò pertanto attraverso a una rappresentazione che si richiamava alla raffigurazione del filosofo, che veniva spesso rappresentato, dai greci e dai romani, come un uomo di una certa età, colpito da calvizie.
Leggi tutto Iconografia di San Paolo: perchè l'apostolo delle genti è calvo?Le donne erano represse dalla società, non potevano avere carriere lavorative, si bruciavano le streghe. Ma a partire dal Cinquecento, pur parzialmente protette nelle botteghe dei genitori o dei fratelli, avviano carriere di livello. Resta comunque una competizione accesa, la libertà limitata e, come avvenne per Artemisia Gentileschi, lo stupro e l'inganno sentimentale. Per questo, spesso, esse maturano odio nei confronti del mondo maschile, perchè pur lavorando accanto agli uomini non hanno gli stessi diritti
Leggi tutto Cari maschi, noi pittrici vi faremo a pezzi. Squarci di storie di donne nella pitturaI pannelli originariamente fungevano da supporto decorativo-didascalico al catafalco che veniva montato durante i tre giorni d’autunno dedicati al suffragio dei defunti. La singolarità del ciclo risiede non solo nella scelta, perfettamente inquadrabile nel contesto di quell’attrazione-repulsa per l’oltretombale e il negromantico di pertinenza del Protoromanticismo europeo, di effigiare alcune figure scheletriche colte in momenti e gestualità quotidiani, ma anche nell’utilizzo come “modelli” di personaggi reali. Compaiono infatti nelle tele, oltre ad un autoritratto accanto alla seconda delle tre mogli e al piccolo aiutante Caffi (Pittore che dipinge la Morte). Nel ciclo di tele degli Scheletri viventi, singolare e ironica rielaborazione del tema del Memento mori, Vincenzo Bonomini non esitò a ritrarre se stesso e la moglie abbigliati a puntino ma completamente scarnificati
Leggi tutto Sotto il vestito niente, gli scheletri eleganti del bergamasco Vincenzo Bonomini Con grande probabilità Cipper aveva realizzato una tela di identiche dimensioni raffigurante gli altri due elementi mancanti, l'aria e il fuoco, per i quali non si potrebbe escludere l'ambientazione in una cucina ricca di materie prime - soprattutto uccelli, dominatori dell'aria -, con il focolare acceso per il pasto e forse una donna che alimenta la fiamma con il soffietto
Leggi tutto Francesco Cipper – Acqua-malinconia. Il Mercato anomalo, si cerca la coppia mancanteCon la ricerca incessante di verità che caratterizzò la pittura italiana specie a partire dal Quattrocento, gli artisti furono sempre più costretti a ricorrere ai modelli per dipingere le figure umane non solo plausibili, ma efficacemente vere. Se risultava facile trovare uomini che si prestassero a posare per quadri mitologici, nei quali la nudità era esibita – in molti casi erano gli stessi allievi o lavoranti di bottega a farlo per il maestro -, assai più complesso era il confronto pittorico con il corpo femminile nudo, ancora strettamente conchiuso dal vincolo della pudicizia, al punto che le stesse mogli, nonostante l’intimità matrimoniale, sottraevano alla vista del compagno la propria nudità. Allora....
Leggi tutto La curiosità – Come si arrangiavano i pittori quando le donne non potevano posare nude