Pittura del Novecento

Un disegno Matisse disperso dal 1948 trovato arrotolato sopra un armadio. Era in una casa ereditata

La modella di Matisse sarebbe Hélène Galitzine in Mercier, figlia del principe Lev Golitsyn ed Helena Gagarin, che era una delle modelle preferite di Matisse insieme a Lydia Delectorskaya, negli anni '30. La ricostruzione dei passaggi di proprietà, compiuta dalla casa d'aste, indicherebbe il dono dell'opera, da parte di Matisse, a una donna di Nizza - oggi sconosciuta -, che l'avrebbe poi donato a suor Suzanne Mazare del convento dei Minimi, situato a Mane, un luogo non distante dalla cittadina in cui il disegno è stato trovato
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Marc Chagall – Come definire il suo stile

Qual è lo stile di Chagall? Potremmo parlare di fauvismo onirico. Colori potenziati in modo espressionista - come Van Gogh -, deformazioni - qui gioiose - delle figure, primitivismo, joie de vivre matissiana. I suo dipinti non hanno nulla della scientificità del rilevamento surrealista del sogno, nonostante si inseriscano in una dimensione onirica, che egli coglie sia dal proprio passato che, come appare evidente, da un'osservazione delle opere di Gustave Moreau (Parigi, 6 aprile 1826 – Parigi, 18 aprile 1898), pittore simbolista che mostra un mondo sovrannaturale, popolato di creature spirituali, che si collocano tra gli uomini e gli angeli
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Donne in avanzata alle aste. Quadro di Leonor Fini (1908-1996) a 1 milione di dollari

Sempre più competitive, anche sul mercato dell'arte antica, le artiste crescono a livello di quotazioni anche relativamente al Novecento. Un fenomeno destinato a crescere poichè i musei tendono a creare due linee espositive complementari. Non quote rosa, ma la complementarietà del linguaggio artistico che delinea, in questo modo, un punto di vista più ampio. Nelle scorse ore, a New York, da Sotheby's, un quadro- qui sopra - di Leonor Fini - argentina, di nascita, ma italo-francese di cultura -. straordinaria pittrice surrealista ed esploratrice della sessualità femminile, ha sfiorato il milione di dollari, quasi raddoppiando il range di stima
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Spilliaert, il pittore nietszchiano che dipingeva nella più assoluta oscurità della notte. Le opere

"Il lavoro di Spilliaert è caratterizzato da prospettive drammatiche e da una luminescenza silenziosa.- dicono gli studiosi della Royal Academy - È noto soprattutto per una sequenza di enigmatici autoritratti e per le sue suggestive scene notturne di Ostenda. Le sue esplorazioni visive del sé e le potenti immagini della solitudine lo allineano con i modernisti europei come Edvard Munch e Vilhelm Hammershøi. Questa è la prima mostra monografica delle opere di Spilliaert nel Regno Unito e presenta circa 80 opere su carta - dalle immagini della sua città natale e della costa, alle opere successive che catturano la tranquillità della foresta fuori Bruxelles"
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Antonio Ligabue. I rituali del pittore pazzo. Al Festival di Berlino premiato il film italiano dedicato al pittore naïf

Orso d'argento a Elio Germano, eletto migliore attore al Festival di Berlino, per Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti in cui interpreta il pittore Antonio Ligabue. "Lo voglio dedicare, questo premio, a tutti gli storti, tutti gli sbagliati, tutti gli emarginati, tutti i fuori casta e ad Antonio Ligabue e alla grande lezione che ci ha dato, che è ancora con noi, che quello che facciamo in vita rimane."
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Winston Churchill pittore-statista – Storia, quotazioni, video

L’intero corpus delle opere di Churchill conta più di cinquecento dipinti, metà dei quali realizzati tra il 1930 e il 1939. Sotto il profilo pittorico, l’artista rielabora temi e soggetti cari all’Impressionismo, dimostrando di avere osservato l’arte di Cézanne. Nel gennaio del 1921 espose per la prima volta la sue opere, nella Gallerie Druet a Parigi, con lo pseudonimo di Charles Monrin. I dipinti ebbero un discreto successo. Sei quadri furono venduti. E non fu poco. Nel 1925, sempre sotto stretto anonimato, vinse il primo premio in una mostra di dilettanti a Londra con Winter sunshine - Luce del sole invernale -. L’opera aveva rischiato di essere squalificata poiché un giurato - Joseph Duveen - dubitava che potesse essere stata realizzata da un pittore dilettante. Nonostante il riconoscimento, Churchill non era molto sicuro di se stesso.
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Jeanne e Modigliani: amore, pittura e morte come un colpo di fulmine

Un legame molto intenso, una grande storia d'amore e di pittura che va oltre la morte. Jeanne Hébuterne, divenuta poi artista e compagna di Modigliani, è nata Meaux , in Seine-et-Marne , in Francia , il 6 aprile 1898 ed morta suicida a Parigi , il 25 gennaio 1920, a 21 anni. Le quotazioni dei disegni e dei dipinti di Jeanne Hebuterne
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Periodo blu di Pablo Picasso – Sai i segreti, le fonti e le ossessioni dell’esordio parigino?

Il blu, che gli ricava dal tonalismo del Greco, non è soltanto dolore, com'è stato sottolineato più volte impropriamente, ma introspezione, ricerca di un valore spirituale. Un guardarsi dentro omerico. Non per nulla alcuni personaggi che egli rappresenta sono ciechi.L'azzurro-blu sta peraltro avanzando ampiamente nella cultura visiva tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento come rappresentazione simbolo delle profondità delle psiche che, proprio in quegli anni emergono sia in modo scientifico, attraverso Freud, che secondo modalità magico-religiose, con il massimo sviluppo della teosofia
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Carlo Levi, ecco i quadri dipinti dallo scrittore di "Cristo si è fermato a Eboli". Qui il video delle opere

Scrittore, giornalista e medico, l'autore di "Cristo si è fermato a Eboli" (1945), Carlo Levi, è stato anche un ottimo pittore, che ha lavorato, pure in pittura, secondo un registro di realismo sociale vicino a quello di Renato Guttuso. Carlo Levi è nato a Torino da una famiglia dell'alta borghesia. Dopo aver studiato all'Università di Torino, è diventato medico. Durante i suoi primi anni formativi, Levi entrò in contatto con l'ideologia socialista. Dal 1922 inizia a collaborare con Pietro Gobetti ne La Rivoluzione Liberale, un bastione dell'antifascismo, chiusa nel 1925 per ordine di Mussolini. Dopo aver abbandonato la sua carriera medica, Levi si dedicò alla pittura e alla politica. Nel 1930, Levi si è unito al movimento per le riforme sociali 'Giustizia e Libertà' e a Como ebraica. Fu esiliato nel 1935-1936 in Lucania. Gli anni del suo esilio Levi passarono attraverso un'attività fruttuosa: continuò come pittore e lavorò come medico
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