Dipingere sull'acqua? Ecco come. Nel video una dimostrazione degli incredibili effetti di marmorizzazione ottenuti con pigmenti impressi sulla superficie liquida
Leggi tutto Tutorial: come dipingere sull'acqua? Il videoL'artista giapponese Yayoi Kusama spesso punta sul concetto dell'interattività, sostantivo che oggi abbiamo legato al rapporto tra uomo e computer, ma che deve esse giustamente esteso al ceppo etimologico di "attività tra", cioè condivisione. Tutto, qui, inizia con uno spazio anonimo e asettico. Mobili bianchi, pareti bianche. E' molto triste questo minimalismo al quale gli spettatori sono chiamati a rispondere con gioia, obliterando il candido nulla - da questo elemento il titolo della performance ambientale "Obliteration" - con adesivi multicolori
Leggi tutto Kusama, adesivi al pubblico e guarda che meraviglia. Video acceleratoUna possibilità molto interessante di osservare ingrandita macroscopicamente la superficie del dipinto di Romanino, per rendersi conto delle modalità operative e del suo modo corsivo e nervoso di stendere il colore e di percorrere la tela
Leggi tutto Come dipingeva il Romanino? Guardate qui con una super-lente il quadro all'astaRicoperti di argilla crettata, i performers emergono dal Grande Cretto raccontando con la danza il dialogo tra il nuovo (la parte dell’opera più recente, ancora bianca, “fresca”) e il vecchio (la parte più antica, grigia e ormai ricoperta di vegetazione), in un turbinio di movimenti spezzati e contrastanti che giungono infine all’armonia. La coreografia, curata dal duo MÓSS, mira a raccontare un giorno di magia in un "teatro" silenzioso, lontano da tutto e da tutti.
The Dance of the Living Stones rianima, anche solo per pochi attimi, questo freddo sudario, per ridargli vita e per celebrare la conclusione di quest’opera di cristallizzazione dello spazio iniziata più di trent’anni fa. Le più di cento fotografie esposte, scattate durante i giorni delle riprese, mostrano i protagonisti immersi negli spazi di questa immensa opera di land art: un teatro silenzioso lontano da tutto e da tutti
Leggi tutto Nel grande cretto di Burri: le performance, il video di De Grande e le fotografie In particolare è curiosa una nota che l’artista appunta sul libello, in poche righe viene spiegato il trucco per disegnare le montagne. Se vuoi pigliare buona maniera di montagne e che paino naturali, togli di pietre grandi che sieno scogliose e non pulite, e ritra’ne del naturale, daendo i lumi e scuro, secondo che la ragione t’acconsente.
Leggi tutto Cennini: per dipingere le montagne, Giotto portava pietre nello studio come in un presepeRitratti tridimensionali - e pertanto scultorei - dei volti, sono oggi realizzati anche in cioccolato, grazie a una specifica stampante appena messa a punto nel Regno Unito.
Leggi tutto Una stampante fa la scultura in cioccolato del tuo voltoSospese a quasi invisibili fili di nylon che hanno l'altro capo collegato a piccoli motori, dirette, nel movimento, dai computer le sculture disegnano delicatamente, nello spazio, una danza. Ruotano quasi impercettibilmente per passare da una forma all'altra e dall'ordine al caos, in una coreografia disegnata dall'artista. In questa ricerca per quanto riguarda la forma, spazio, tempo e movimento, spesso Elias Crespin combina lo studio del colore attraverso la sperimentazione di diversi materiali e texture, d'ombra e luce
Leggi tutto Come danzano nell’aria e di cosa sono fatte le sculture di Elias CrespinSignificativi alcuni particolare nella comprensione del processo mentale di Leonardo che lavora secondo la propria ispirazione in maniera molto libera al di sopra di una, invece, rigorosissima impostazione prospettica dell’insieme. Il gruppo di teste sul lato sinistro mostrano con evidenza i vari possibili livelli durante il processo di costruzione delle immagini. All’estremità destra, invece, appaiono varie posizioni di una testa di cavallo, per la quale, evidentemente, il pittore non aveva ancora compiuto la scelta definitiva
Leggi tutto Leonardo da Vinci – Adorazione dei Magi, dalla tecnica allo sfumato. I segreti del pittoreClaude Mollard è un fotografo insolito. Viaggia per il mondo alla ricerca di volti umani che si compongono, con apparente casualità, nel fogliame, nell'onda candida dei ruscelli o tra le rocce. Una visione vicina a quella di Arcimboldo - che coglieva l'Uno nel tutto - e al pensiero neoplatonico che ebbe un particolare seguito tra il Quattrocento e il Cinquecento. Nato nel 1941 a Chambéry (Savoia), dopo la laurea in giurisprudenza, si è specializzato all'Istituto di studi politici di Lione. Ex studente della Scuola nazionale di amministrazione è stato consigliere generale della Cour des Comptes (2004-2010) ed è esperto in ingegneria culturale, consulente culturale del presidente dell'Institut du Monde arabe, artista-fotografo, scrittore.
Leggi tutto Claude Mollard, cercare con la macchina fotografica le facce divine nascoste nella natura. Il videoDi fatto, il drammaturgo cercò materiale psichico e la voce luminosa dell’universo ‑ secondo i principi della teosofia ‑, divenendo un antesignano di un orientamento fondamentale nello sviluppo dell’arte novecentesca...
Leggi tutto Sai cos'è una celestografia? Così il drammaturgo-pittore Strindberg rubava forza alle stelle