Chi ha ereditato dai Romani ha “una marcia in più”? Studio rivela che gli abitanti delle regioni tedesche romanizzate sono ancora oggi più longevi, “flessibili” e felici degli altri connazionali. Perché?

Uno studio pubblicato nelle ore scorse da Current Research In Ecological and Social Pcychology esplora l’influenza duratura della civiltà romana sul carattere macro-psicologico delle regioni tedesche. I caratteri macro-psicologici sono prodotti, in ogni territorio, da quella che potremmo definire come psiche collettiva della popolazione. Esistono, per fare un esempio a noi vicino, caratteristiche generali degli italiani, ma anche caratteri macro-psicologici delle regioni e delle province. Fino ad arrivare alla psiche collettiva di città e paesi. Era quello che, un tempo, veniva definita genericamente “mentalità”. Un modo particolare di essere e di percepire. Un toscano ha una macro-psicologia, un lombardo un’altra, un campano un’altra ancora ecc.

Saalburg è un sito archeologico che conserva un antico forte romano situato in Germania, sul crinale dei monti Taunus, a nord-ovest di Bad Homburg, nell’attuale Assia. Questo castrum, progettato per ospitare una coorte, faceva parte del Limes germanico-retico, la linea di fortificazioni che delimitava il confine delle province romane in Germania. Il Limes germanico-retico era un sistema di difesa costituito da forti, fortini ausiliari, torri di guardia e palizzate, eretto dai Romani per proteggere i confini delle province della Germania superiore e della Rezia. Foto Holger Weinandt / Wikimedia Commons

I ricercatori hanno confrontato le aree della Germania che, circa duemila anni fa, furono integrate nell’Impero romano con quelle rimaste al di fuori dell’influenza di Roma. Anche considerando fattori storici più recenti, lo studio ha rilevato che le regioni un tempo romanizzate mostrano oggi tratti di personalità più adattivi, come quelli descritti dal modello dei Big Five, oltre a una migliore salute e benessere psicologico. La teoria dei Big Five è un modello tassonomico che descrive la personalità attraverso cinque fattori o “tratti”, intendendo per “tratti della personalità” delle modalità di pensiero, di attivazione emotiva e di comportamento piuttosto stabili nel tempo. L’indagine – confluita nel saggio Roma Eterna? Roman Rule Explains Regional Well-Being Divides in Germany – è stata condotta da un’équipe internazionale di studiosi – tedeschi, austriaci, inglesi, olandesi, statunitensi, australiani – formata da Martin Obschonka, Fabian Wahl, Michael Fritsch, Michael Wyrwich, P. Jason Rentfrow,Jeff Potter, Samuel D. Gosling. Numerosi gli indicatori esaminati nello studio.

I risultati suggeriscono che l’antico confine romano, noto come Limes Germanicus, continua a influenzare le differenze regionali. Analisi approfondite indicano che gli investimenti romani in istituzioni economiche, come infrastrutture commerciali, strade, mercati, agricoltura modernizzata, acquedotti e miniere, sono stati cruciali nel creare questo effetto a lungo termine.

Il Limes Germanicus – linea puntinata nera – nel 200 dopo Cristo

In particolare, l’87% delle autostrade moderne nelle regioni romanizzate si sviluppa in prossimità delle antiche strade romane, evidenziando la persistenza di questa rete di comunicazione. I Romani – pur all’interno di una cornice imperialista – moltiplicarono notevolmente il benessere, le occasioni di lavoro, l’igiene, le tecnologie, il “gioco di squadra”, l’organizzazione, le risposte coordinate alle insidie esterne e ai rivolgimenti della natura, la tolleranza religiosa. I diritti e i doveri del cittadino erano, in un’epoca senza leggi, stabiliti da un preciso e circostanziato corpus giuridico. Durante quei secoli vennero affrontate anche opere ciclopiche, le cui fondamenta restano nel carattere delle regioni conquistate. Sicurezza, stabilità, certezza nell’individuazione degli obiettivi, limitazione dei giochi del caso perdurano nel tempo – all’interno della memoria collettiva – e si trasmettono sia attraverso la cultura che l’economia.

La linea nera in grassetto segna l’antico confine. In rosso, le strade romane certe. I triangoli indicano mercati e miniere

Lo studio sottolinea come le culture antiche possano aver impresso un’eredità macro-psicologica che contribuisce alle attuali disuguaglianze regionali. Le regioni che hanno beneficiato degli investimenti romani hanno sviluppato una “memoria collettiva” associata ai valori dell’Impero, riflessa ancora oggi nelle storie, tradizioni e atteggiamenti delle comunità locali. Questa eredità culturale ha influenzato comportamenti e valori, contribuendo a una maggiore estroversione, apertura e soddisfazione di vita, oltre a una minore incidenza di “neurotismo” -, un tratto associato a stress e ansia.

A sinistra, con i colori chiari, le zone attuali con minore “neurotismo”. Risulta evidente la demarcazione tra blocchi, A destra, con colori più scuri, l’aspettativa di vita. Anch’essa è tendenzialmente superiore nell’area romanizzata

Inoltre, lo studio evidenzia che l’aspettativa di vita nelle regioni un tempo romanizzate è significativamente più alta, con una media di sei mesi in più rispetto alle aree non romanizzate. I vantaggi iniziali, stabiliti durante la dominazione romana, hanno generato una dipendenza dal percorso (path dependence), ovvero un modello di sviluppo che si è rafforzato nel tempo. Le regioni iniziarono in una posizione di vantaggio economico grazie agli investimenti romani, divenendo propense a mantenere livelli più elevati di benessere e crescita.

D’altra parte, le aree al di fuori del dominio romano hanno dovuto affrontare sfide maggiori per raggiungere questo sviluppo. Questa disparità storica potrebbe spiegare alcune delle differenze regionali negli indicatori economici e psicologici nella Germania contemporanea. Lo studio offre una prospettiva storica sulle radici profonde delle disuguaglianze regionali in termini di salute, benessere e tratti di personalità, evidenziando l’importanza di considerare l’eredità delle culture antiche nell’analisi delle dinamiche socio-economiche odierne.

Le regioni dell’attuale Germania che entrarono a far parte dell’Impero Romano furono principalmente quelle situate a ovest del fiume Reno e a sud del fiume Danubio. Queste includevano:

  1. Provincia della Germania Inferiore: comprendeva parti delle attuali Renania Settentrionale-Vestfalia e Renania-Palatinato.
  2. Provincia della Germania Superiore: copriva aree dell’odierna Baden-Württemberg, Renania-Palatinato e Assia.
  3. Provincia della Rezia: incluse regioni dell’attuale Baviera e parti del Baden-Württemberg.

Le aree a est del Reno, conosciute come Germania Magna, non furono mai completamente integrate nell’Impero Romano, anche se i Romani tentarono diverse volte di conquistarle, come dimostra la famosa battaglia della Foresta di Teutoburgo nel 9 d.C., dove le tribù germaniche, guidate da Arminio, sconfissero tre legioni romane.

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa