Dipendente di un castello cerca nel parco e trova un tesoretto di 14 monete d’oro. Vanno all’asta

La deposizione del tesoro è stata datata intorno al 1643, grazie alla mancanza di monete coniate in un periodo successivo. Ulteriori indizi provengono dal punto esatto del ritrovamento, avvenuto presso un incrocio lungo un antico sentieri esattamente a 2metri e 40 centimetri di distanza da due sezioni perpendicolari del muro medievale.

Saranno vendute all’asta, il 4 e il 5 aprile 2023, le monete d’oro del primo Seicento trovate da un dipendente dei proprietari di un castello britannico, l’Hazelbury Manor, che sorge nei pressi di Box nel Wiltshire.
Box è un grande villaggio e un distretto civile, in Inghilterra, a 8 chilometri a nord-est di Bath.

Il nucleo del maniero risale al 1500 circa, ma l’intero edificio fu completato nel secolo successivo e fu oggetto di un notevole ampliamento all’inizio del XX secolo.

“La ricerca si è rivelata una prospettiva allettante per Steve Simmons, un impiegato del maniero che ha ottenuto il permesso di rilevare i metalli, con una strumentazione elettronica, nella terra dei suoi attuali datori di lavoro . – dicono i responsabili di Noonans, la casa d’asta incaricata delle vendita – Le sue ricerche hanno dato i loro frutti dopo due mesi di attività, quando Simmons ha scoperto 14 monete d’oro in due giorni. Il tesoro era strettamente raggruppato a una profondità compresa tra sei e 12 pollici – 15-30 centimetri. ndr – e costituiva un unico deposito. Ciò è stato confermato dai resti della borsa o del sacchetto di pelle in cui erano contenute le monete stesse.

Alcune monete trovate durante la ricerca nella proprietà del castello @ Foto Noonans

Il tesoro è stato il primo ritrovamento numismatico di Steve Simmons. Consiste in monete d’oro risalenti ai regni di Giacomo I (1603-25) e Carlo I (1625-49) quando il maniero era in possesso della famiglia Speke.

La deposizione del tesoro di Hazelbury Manor è stata datata intorno al 1643, grazie alla mancanza di monete coniate in un periodo successivo. Ulteriori indizi provengono dal punto esatto del ritrovamento, avvenuto presso un incrocio lungo l’antico sentiero Wyres Lane (che va da Hazelbury Manor a Box Mill), esattamente a otto piedi – 2metri e 40 centimetri – di distanza da due sezioni perpendicolari del muro medievale.

“Questa collocazione del tesoro sembra deliberata, intenzionalmente scelta per poter ritrovare facilmente il punto in cui era stata scavata la buca. – dicono alla casa d’aste – La distanza tra il luogo del ritrovamento e il maniero depone contro il fatto che fosse un occupante della casa che ha depositato le monete”, ha detto lo specialista di monete di Noonans, Bradley Hopper.

“Abbiamo quindi un insolito tesoro depositato nei terreni di Hazelbury Manor da una figura presumibilmente transitoria che intendeva recuperarlo ma non è stato in grado di farlo.” Un ladro? Un dipendente infedele? Oppure non esiste un collegamento diretto tra castello e tesoro?

È possibile che le monete d’oro siano state nascoste nell’area nel luglio 1643, quando Lord Hopton guidò un esercito realista a nord verso Bath, assicurandosi prima il ponte a Bradford-on-Avon, passando Claverton, procedendo verso Batheaston e infine affrontando le forze parlamentari a Lansdowne Hill il 5.

Hopton perse la battaglia e gli fu impedito di prendere Bath, con la sua cavalleria in rotta e dispersa. Il giorno seguente il suo esercito si ritirò a Devizes.

Le singole monete del tesoro sono state stimate tra le 600 e le 3.000 sterline ognuna. I punti salienti dell’asta includono una doppia corona della zecca della Charles I Tower del 1625 e un’altra del 1639-40, ciascuna stimata a tra le 2.400 e le 3.000 sterline. (3mila sterline sono 3400 euro). Ricordiamo che in Gran Bretagna la proprietà degli oggetti è di chi li trova e del proprietario del campo o dell’edificio in cui sono stati trovati. In Italia, invece, ogni reperto trovato nel sottosuolo – anche in una proprietà privata – è dello Stato. Dello Stato italiano sono anche le monete antiche che fossero trovate murate in un edificio privato. in Italia, inoltre l’attività con metal detector è fortemente osteggiata se non indirettamente proibita.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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