Ehi, cos’è mai questo “formicaio”? Gli archeologi scavano. Cos’è davvero e cos’hanno trovato

Il manufatto è stato modellato a mano con terra cruda. Le sue superfici esterne sono state poi rese lisce con un miscela di acqua argilla e terra. Cos’è? Gli archeologi se lo sono trovati davanti durante uno scavo particolarmente stratificato, sotto il profilo dell’estensione temporale.

La missione archeologica di Cotswold Archaeology presso Sizewell, Suffolk, ha infatti portato alla luce reperti che abbracciano diverse epoche, dal Neolitico all’Alto Medioevo, rivelando aspetti sorprendenti della vita quotidiana e dell’occupazione in quest’area per oltre 700 anni. L’oggetto misterioso – del quale poi riveleremo la natura – è stato trovato a livello dello strato medievale.

Scoperte Neolitiche: ceramiche e selci antichissime

Il sito noto come “MDS3B” ha fornito prove significative dell’occupazione umana precoce durante il periodo neolitico, con ritrovamenti che risalgono fino al 3900 a.C. Sono stati recuperati oltre 1.300 frammenti di ceramica appartenenti alle tipologie di “Carinated Bowl” e “Plain Bowl”, tra le più antiche mai trovate nel Regno Unito. Questi frammenti rappresentano una delle prime forme di ceramica utilizzata in Gran Bretagna e offrono nuove informazioni sulle pratiche di vita del Neolitico.

Oltre alla ceramica, migliaia di strumenti in selce lavorata sono stati rinvenuti nel sito, tra cui lame, coltelli, raschiatoi e punte di freccia.

Questi oggetti, che dimostrano l’abilità degli artigiani neolitici, sono stati scoperti in numerose fosse, di cui si contano circa 200-300, databili tra il 4000 e il 3000 a.C.

Le fosse, che variano in dimensioni con un diametro medio di un metro e una profondità di circa 40 cm, erano distribuite su tutta l’area di scavo. Il loro scopo esatto è ancora oggetto di dibattito tra gli archeologi, ma si spera che le scoperte a Sizewell possano fornire nuovi elementi per chiarire questa antica pratica.

Insediamenti Anglo-Sassoni: case e forni medievali

L’occupazione del sito non si limita al Neolitico: nel VII secolo d.C., durante il periodo anglosassone, si instaurò una nuova fase di insediamento che segnò l’inizio di 700 anni di occupazione continua. Un elemento centrale di questo periodo è un recinto di 3.800 metri quadrati, all’interno del quale sono state scoperte due strutture principali.

Una di queste è una grande sala costruita con pali, situata vicino a un’entrata recintata e con un cancello, suggerendo che potesse essere un edificio di rilevanza comunitaria o amministrativa. La seconda struttura è una casa semi-ipogea (SFB, o “Grubenhaus”), un tipo di edificio comune in epoca anglosassone, spesso usato come laboratorio per attività artigianali, come la tessitura. Tuttavia, ciò che rende unica questa scoperta è la presenza di un forno angolare costruito successivamente all’interno della fossa, indicando una riutilizzazione della struttura, un evento raramente documentato in questo tipo di edifici. Eccolo!

Condividi l'articolo su:
Redazione
Redazione

Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa