Il Parco Archeologico di Ercolano torna protagonista con una nuova edizione di Ercolano dei Popoli, una serie di incontri organizzati in collaborazione con Coopculture. Il prossimo appuntamento, previsto per il 26 gennaio 2025, porterà i visitatori alla scoperta di Ercolano di cibi e di merci, un tema affascinante che intreccia economia, società e antropologia del mondo antico.
Alla scoperta della vita quotidiana nell’antica Ercolano
Grazie alla straordinaria conservazione dei resti organici, unica nel suo genere, Ercolano si presenta come un laboratorio a cielo aperto per lo studio delle abitudini alimentari e dei commerci dell’antica Roma.
Un tesoro di informazioni organiche
L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., che seppellì la città sotto una coltre di materiali vulcanici, ha permesso una conservazione eccezionale di resti organici, inclusi cibi, semi, legni e materiali vegetali. Questa situazione ha aperto una finestra unica sulla vita quotidiana degli abitanti, consentendo agli archeologi di studiare cosa si mangiava, come si preparavano i pasti e quali alimenti venivano importati da altre regioni.

Ad esempio, sono stati rinvenuti chicchi di grano carbonizzati, semi di fichi, gusci di noci e persino resti di frutta esotica, che testimoniano l’ampia gamma di prodotti disponibili all’epoca. Gli studi su questi materiali rivelano non solo le preferenze alimentari, ma anche informazioni cruciali sulle tecniche agricole e sulle reti di scambio commerciale che collegavano Ercolano al resto del Mediterraneo e oltre.

I commerci: Ercolano come crocevia
La posizione strategica di Ercolano lungo le rotte commerciali del Mediterraneo ne faceva un punto di snodo per l’importazione e l’esportazione di beni. Tra i materiali rinvenuti, vi sono anfore utilizzate per trasportare vino, olio e garum, una salsa di pesce molto apprezzata dai Romani. Questi contenitori portano spesso iscrizioni che documentano la provenienza delle merci, offrendo un quadro dettagliato dei rapporti economici dell’epoca.
Uno degli aspetti più affascinanti riguarda il commercio con il mondo orientale. Spezie rare, sete e altri beni di lusso provenienti dall’India e dalla Cina raggiungevano Ercolano, contribuendo a definire il gusto e lo stile di vita delle classi più abbienti. Questo scambio culturale e commerciale è evidente anche negli utensili da cucina e negli arredi domestici, che riflettono influenze provenienti da diverse parti del mondo romano.
Alimentazione e salute
Gli studi sui resti scheletrici degli abitanti di Ercolano hanno permesso di correlare le abitudini alimentari con le condizioni di salute. Le analisi isotopiche e il confronto con i resti organici trovati nella città suggeriscono una dieta ricca e variata, ma non priva di squilibri. Ad esempio, l’abbondanza di pesce salato e cereali suggerisce un elevato consumo di sale, mentre la presenza di frutta secca e miele indica una predilezione per i sapori dolci.
Queste informazioni offrono un quadro complesso e sfaccettato della vita quotidiana, mostrando come le scelte alimentari fossero influenzate da fattori economici, culturali e ambientali.
Un’eredità culturale viva
Grazie a questi studi, Ercolano si conferma un luogo unico per comprendere come le dinamiche alimentari e commerciali abbiano contribuito a plasmare l’identità culturale del mondo romano. Le testimonianze materiali rinvenute non sono solo oggetti di studio, ma anche un ponte tra passato e presente, che ci permette di riflettere sulle radici della nostra società e sui legami profondi che uniscono i popoli attraverso il cibo e il commercio.
L’incontro del 26 gennaio si terrà alle ore 11:00 presso il Parco Archeologico di Ercolano, con un massimo di 25 partecipanti. La partecipazione è gratuita, previo acquisto del biglietto d’ingresso al Parco.
Per garantire un posto, è possibile prenotare online sul sito di Coopculture (link alla prenotazione) oppure direttamente in biglietteria, fino ad esaurimento disponibilità.

La Casa della Gemma: apertura straordinaria
A grande richiesta, il Parco Archeologico ha annunciato la proroga dell’apertura della Casa della Gemma per altre due settimane, fino a metà febbraio 2025. Questa domus è famosa per i suoi mosaici e affreschi incredibilmente conservati, offrendo ai visitatori un’opportunità imperdibile per immergersi nella bellezza e nella ricchezza dell’antica Ercolano.
Non perdete l’occasione di vivere un viaggio nel tempo tra cultura, storia e archeologia, scoprendo come le antiche abitudini alimentari e i commerci abbiano contribuito a plasmare il nostro patrimonio culturale.