Straordinarie scoperte all’altezza del civico 39 dell’Appia Antica, a pochi passi dalla Tomba di Geta, dov’è in corso, ad opera dell’Università di Ferrara, uno scavo in un’area mai indagata della regina viarum, in una zona che segnava il confine dell’antica città di Roma. Gli archeologi hanno trovato un’area di necropoli e un colombario. Oggi hanno girato, non senza emozione, una lastra marmorea che appariva perfettamente squadrata ai lati. Era molto probabile che dall’altro verso, qual parallelepipedo così regolare, nascondesse un’epigrafe funeraria. E così, con grande emozione, la lastra è stata rivoltata. Ed ecco apparire le scritte sulla lastra, che apparteneva a una tomba destrutturata durante il rifacimento antico del colombario e riutilizzata, probabilmente, durante quegli antichi lavori di restauro.
La lapide appartiene a una tomba che una donna romana fece costruire per sé e per il figlio. Nelle prossime ore gli archeologi offriranno la lettura dell’epigrafe.
Il sito archeologico di via Appia Antica 39 si trova nel Parco Archeologico dell’Appia Antica, poco fuori le Mura Aureliane: appena superato l’Almone, nei pressi del Sepolcro di Geta e non lontano da Porta San Sebastiano, dove si ipotizza ci fosse il Tempio di Marte Gradivo, ai confini dell’antica città di Roma.
L’area del civico 39 si trova non troppo distante dal luogo in cui nei primi giorni del 2023 è stata rinvenuta una statua di Ercole a grandezza naturale. L’area archeologica Via Appia 39 ha diverse particolarità: “In quel sito le fasi antiche sono rimaste integre, cioè com’erano in epoca romana”, spiega la professoressa Dubbini, “in questo senso diciamo che somiglia ad una piccola Pompei”.