“Siamo stati in trasferta a Ferrara per scortare con cura i nostri capolavori alla volta di Spina. – dicono in queste ore archeologi e funzionari tecnici del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia – Perchè al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara fervono i preparativi per la mostra “Spina Etrusca. Un grande porto nel Mediterraneo” e la nostra restauratrice Miriam Lamonaca non perde di vista le opere del Museo che saranno fra le protagoniste di questa attesissima esposizione”.
“Avrete certamente riconosciuto il celebre rython a testa di cane proveniente da Falerii – opera del Pittore di Brygos, Falerii Veteres, Necropoli di Celle, 500-475 a.C. ca. ndr – oppure l’hydria con la rappresentazione dei pirati tirreni e il mito di Dioniso scoperto a Vulci. Insomma, li troverete in bella mostra dal 22 dicembre 2022 al 23 aprile 2023 a raccontare il significato del grande porto di Spina per gli #Etruschi del V secolo a.C. e per i cittadini “mediterranei” del 2022. Non perdetela”.
Il rhytòn è un contenitore forato dal quale i liquidi che vi venivano versati da un punto occupavano il “serbatoio, per poi fuoriuscire da un altro punto per essere bevuti, o versati in cerimonie come la libagione. Pensiamo che questo contenitore sia stato usato per occasioni speciali: per bere, insieme, all’a fedeltà dell’amicizia e a un legame sincero.