Donna passeggia in campagna e trova nel terreno arato tesoro di 2000 monete d’argento medievali. Valevano 1 milione

L'area è stata passata al setaccio, altre monete sono state recuperate ed è stato individuato il vaso in cui il tesoro era stato riposto. Quand'era ancora sepolto, il contenitore era stato rotto, nella parte superiore dalla punta dell'aratro e le monete progressivamente disperse, durante le reiterate arature. Piccole bandierine gialle erano state collocate dagli archeologi nei vari punti di affioramento con il fin di identificare il cono d'espansione della dispersone stessa.

di Redazione
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Alcune monete sono apparse con riflessi luminosi argentei tra le zolle del terreno arato. La donna, che stava passeggiando in campagna, non credeva ai propri occhi e si è avvicinata. Ha guardato attorno a sé. Le monete erano numerose. Certamente un tesoro disperso dalla punta dell’aratro. Ne ha preso in mano una e ha visto che evidentemente quei dischetti erano piuttosto antichi. Così ha avvisato l’autorità. Sono arrivati gli archeologi con una squadra di appassionati di metal detector.

L’area è stata passata al setaccio, altre monete sono state recuperate ed è stato individuato il vaso in cui il tesoro era stato riposto. Quand’era ancora sepolto, il contenitore era stato rotto, nella parte superiore dalla punta dell’aratro e le monete progressivamente disperse, durante le reiterate arature. Piccole bandierine gialle erano state collocate dagli archeologi nei vari punti di affioramento con il fin di identificare il cono d’espansione della dispersone stessa.

E le bandierine indicavano inequivocabilmente, diminuendo in estensione i punti segnati, l’area – verso la punta dell V – in cui presumibilmente il contenitore del tesoro è stato sepolto. Alla fine, gli archeologi hanno scavato proprio i quel punto e hanno portato la basa del vaso. L’oggetto ceramico seplto era stato spezzato, nella profondità del terreno. Le operazioni hanno permesso di portare alla luce oltre 2.150 denari d’argento, coniati dai sovrani boemi re Vratislav II e i principi Břetislav II e Bořivoje II, tra il 1085 e il 1107.

Kutnohorsk, il luogo del ritrovamento, è una città situata 50 miglia a sud-est di Praga, nella Repubblica Ceca.

Gli esperti considerano il deposito medievale di denari di Kutnohorsk uno dei più grandi ritrovamenti dell’ultimo decennio. Più di 2.000 monete d’argento rappresentavano una quantità enorme ai suoi tempi. Gli esperti li stanno ora studiando accuratamente e vorrebbero esporre il deposito al pubblico entro l’estate del 2025. Perchè un tesoro così grosso in campagna? A che distanza c’era un insediamento? Chi potrebbe aver nascosto queste monete essere poi morto senza aver potuto comunicare a nessuno la presenza del tesoro? Lo studio delle monete e del comprensorio del ritrovamento potrebbero aiutare a formulare ipotesi sempre più accurate. Durante la situazione politica instabile nelle terre ceche, qualcuno nascose una grande somma di denaro a Kutnohorsk. Circa 900 anni dopo, lo scoprì una donna che faceva una passeggiata..

“L’intero deposito era originariamente conservato in un vaso di ceramica, di cui purtroppo dopo l’aratura si è conservato solo il fondo”, dice l’archeologo Filip Velímský dell’Istituto di Archeologia dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca, Praga. “Fu probabilmente collocato al suo posto nel primo quarto del XII secolo, in un momento di instabilità politica interna. A quel tempo nel paese c’erano dispute tra i membri della dinastia Přemysl riguardo al trono principesco di Praga” spiega Filip Velímský facendo luce sul contesto storico e sulle circostanze nelle quali il deposito di monete potrebbe essere stato nascosto.

La ricca “collezione” di denari è ora oggetto degli studi dagli esperti dell’Istituto di Archeologia dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca, Praga (ARÚ dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca) e del Museo ceco dell’Argento a Kutná Hora.

“Le monete furono probabilmente coniate nella zecca di Praga con l’argento allora importato in Boemia “, dice Lenka Mazačová, direttrice del Museo ceco degli argenti a Kutná Hora.

I denari erano realizzati con una lega che, oltre all’argento, contiene anche rame, piombo e tracce di altri metalli. Determinare questa particolare composizione può anche aiutare a stabilire l’origine produttiva dell’argento utilizzato.

“Purtroppo, per la svolta dell’XI-XII secolo, non disponiamo di dati sul potere d’acquisto delle monete riportate alla luce. Ma era una cifra enorme, inimmaginabile per una persona comune e allo stesso tempo inaccessibile. Può essere paragonato alla vincita di un milione di euro del jackpot “, spiega Filip Velímský.

A causa delle frequenti battaglie per il trono principesco di Praga, gli eserciti dei singoli principi rivali marciarono ripetutamente attraverso l’odierna Kutnohorska. Gli esperti non escludono che il deposito ritrovato rappresenti denaro contante destinato al pagamento di stipendi o bottino di guerra. Il ritrovamento appartiene alla categoria Tesoro nel campo.

Il Museo ceco degli argenti e l’Istituto archeologico di Praga dell’Accademia delle scienze della Repubblica ceca hanno molto lavoro da svolgere nel prossimo anno su questo deposito monetario.

“Compito del personale del museo sarà quello di censire tutte le parti del reperto presenti nella collezione, provvedere anche alla pulitura delle singole monete e agli eventuali interventi di restauro, alla loro fotografia a fini editoriali e promozionali, all’identificazione numismatica, compresa la predisposizione di un dettagliato catalogo “, calcola Lenka Mazačová.

Inoltre, i denari saranno sottoposti a imaging classico e a raggi X e ad analisi spettrale per determinare la loro specifica composizione materiale. L’intenzione finale è quella di esporre il deposito nella mostra numismatica del museo di Kutná Hora, rendendo così disponibile al pubblico questo straordinario ritrovamento.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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