La statua di Alfredo il Grande, re del Wessex nel IX secolo, fu composta collocando una testa scolpita sul corpo di una dea romana.
Questo permette di datare buona parte dell’opera ai secoli della dominazione latina del territorio britannico e di affermare – come già si diceva, senza averne le prove, in alcuni documenti della chiesa londinese della Trinità – che fosse la scultura più antica della capitale. La conferma è emersa durante una campagna di manutenzione condotta sulla statua in pietra, collocata al centro della piazza della Trinity Church di Londra. L’osservazione del corpo ha permesso di evidenziare che, il monumento, dalle spalle ai piedi, è realizzato con la tecnica e lo stile degli antichi romani. E che quel corpo era femminile. Quindi: non è che fosse ermafrodita, il re. Ma chi ne dispose il postumo ritratto penso di compiere un montaggio del quale nessuno si sarebbe accorto.
Prima del sopralluogo di questa estate si pensava che la scultura risalisse, interamente, al XIV secolo, mentre qualcuno riteneva che il monumento fosse un falso ottocentesco. Proprio a causa dei pareri discordanti, i restauratori hanno verificato con attenzione materiali e lavorazioni.
Il monumento – alto 2,3 metri – è composto da due elementi ben distinti: il corpo di una statua romana in calcare e una testa scolpita in pietra di Coade, di epoca moderna. Fu forse nell’Ottocento che ciò che rimaneva della dea romana fu dotato di una testa regale, che celebrava un antico re.
La scoperta. La statua del re Alfredo il Grande fu ottenuta da una scultura romana
Il riuso di materiale antico caratterizzò i secoli successivi alle invasioni barbariche. Fu un'onda lunga che portò, lentamente, all'emersione consapevole del Rinascimento