Ostia. Scoperti intonaci dipinti e un’iscrizione romana sulla soglia marmorea in un edificio in fase di scavo

"Si tratta infatti di un’iscrizione funeraria forse riutilizzata, stando al punto del suo rinvenimento, come soglia, o comunque reimpiegata all’interno dell’edificio. Non è inconsueto che in epoca tarda vengano reimpiegate all'interno degli edifici lastre di marmo chiaramente dismesse dal loro collocamento originario, per fungere da soglie o per pavimentare vasche di fontane e ninfei. Il fenomeno del riutilizzo dei marmi in nuove costruzioni o ristrutturazioni era una pratica consolidata nel mondo romano".

“Lo scavo in Area A all’interno dell’ambiente quadrangolare continua a regalare sorprese. – comunica il Parco Archeologico di Ostia Antica – Dopo gli intonaci rinvenuti negli scorsi giorni, è emersa un’iscrizione sicuramente reimpiegata”.


“Si tratta infatti di un’iscrizione funeraria forse riutilizzata, stando al punto del suo rinvenimento, come soglia, o comunque reimpiegata all’interno dell’edificio. Non è inconsueto che in epoca tarda vengano reimpiegate all’interno degli edifici lastre di marmo chiaramente dismesse dal loro collocamento originario, per fungere da soglie o per pavimentare vasche di fontane e ninfei. Il fenomeno del riutilizzo dei marmi in nuove costruzioni o ristrutturazioni era una pratica consolidata nel mondo romano”.
Nelle foto, il Direttore del Parco, Alessandro D’Alessio, con l’iscrizione ancora in corso di scavo e gli intonaci dipinti. Parco archeologico di Ostia antica.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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