29enne con metal detector trova moneta d’oro romana ispezionando i terreni della nonna

La moneta, particolarmente bella e rara, fu battuta da Allectus o Alletto, imperatore romano della Britannia e della Gallia settentrionale, un usurpatore che tolse il potere a Carausio, che a sua volta se n'era impossessato nel 286/287. Allectus regnò dal 293 al 296. E pertanto a quegli anni risale questo splendido pezzo
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Lavori per la rete del gas. Emerge, intatto dopo 2000 anni, riscaldamento a pavimento romano

Il calore generato da un camino sul lato occidentale della stanza poteva far circolare tra i pilastri. Il soffitto in mattoni installato tra il massetto e i pilastri serviva anche ad accumulare calore. Come ben sabbiamo il sistema di riscaldamento a pavimento dei romani era particolarmente efficace. Un grosso focolare, posto generalmente in un punto più basso rispetto all'edificio, veniva caricato di legna che veniva bruciata. il fumo caldo, invece d'essere disperso immediatamente dalla canna fumaria veniva veicolato sotto il pavimento dotato di un'ampia intercapedine, realizzata con pilastrini di mattoni. Il pavimento, naturalmente, era perfettamente sigillato per evitare che i fumi entrassero in casa. Il tiraggio lento era garantito da una canna fumaria posta alla fine dell'area da riscaldare
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Castel del Monte da ogni punto di vista. Il drone di Astrologo per il Mic. Ecco il video

“È stato un viaggio emozionante”, commenta il regista, Nils Astrologo, “non conoscevo molti di questi luoghi e non immaginavo la potenza che queste immagini sono in grado di tramettere. Mi auguro che, anche grazie al mio lavoro, queste perle del patrimonio culturale italiano vengano apprezzate da un pubblico sempre più vasto”.
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Nunzio incontra Perugino. A Perugia mostra-dialogo tra il Rinascimento e l’arte contemporanea

“Le due opere in liaison con il Perugino dell’Annunciazione Ranieri – afferma Nunzio – sono l’una l’ideale sviluppo di una curva che avvolge le due figure del dipinto, l’altra la proiezione di uno di “spazio”, interpretato come architettura, come paesaggio, come orizzonte in un dialogo che riflette su proporzioni e volumetrie. Eterna sfida per gli artisti di ogni epoca”
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Portato alla luce un odeon romano durante scavi in una zona insulare impervia raggiungibile dal mare

La sua distruzione fu causata quando enormi massi, portati dal torrente adiacente, trafissero l'edificio in diagonale in direzione est. Lo straripamento del torrente è forse dovuto al grave evento sismico di epoca tardo romana (IV secolo dC), che distrusse gran parte dei siti antichi della Creta occidentale. La costruzione di questo notevole monumento, con una prima stima, è determinata all'inizio dell'epoca romana (I secolo d.C.)
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Picasso e Guernica. Genesi di un capolavoro. Contro tutte le guerre. La mostra al Man di Nuoro

L’omaggio nuorese si suddivide in due sezioni principali: l’eco di Guernica nella produzione artistica di Picasso e il racconto della genesi dell’opera attraverso la narrazione visiva di Dora Maar, fotografa e all’epoca compagna dell’artista spagnolo
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Un’invenzione botanica portò Monet a coltivare e dipingere ninfee. Perché? Il video

La svolta che Monet impresse alla propria pittura, passando dal paesaggio a campo largo, alla visione ravvicinata di porzioni di natura che preludono alla via dell'informale, fu consentita, oltre alle esigenze del pittore di rinnovare le modalità di rappresentazione dell'istante di luce, dal mercato della botanica che, proprio in quegli anni, si apriva all"invenzione", attraverso incroci tra specie esotiche e la bianca europea, delle ninfee colorate. In precedenza, da noi, questi fiori delle acque stagnanti erano nivei. Ma all'esposizione universale del 1889 Latour-Marliac, un possidente appassionato di giardini, presentò le nuove varietà, che conquistarono il pubblico e che gli valsero il primo premio nella propria categoria
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Le monache lascive di Magnasco, racconto dei dolci vizi nel convento. Gola, lusso, musica, eros

Il Magnasco dedicò agli interni di nobili conventi alcuni quadri dominati da un’atmosfera raffinata e aperta al peccato. Tra ironia e denuncia libertina, suore come cortigiane bevono lussuriosamente cioccolata, badano al proprio corpo e incontrano suonatori (con allusioni erotiche insite nel concerto) nel parlatorio.
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