[P]assano i decenni e muta l’approccio al racconto. Paradigmatico dei cambiamenti legati al comune sentire e al divenire stilistico, Gaetano Previati offre due opere, dipinte a vent’anni di distanza e assai diverse tra loro. In Paolo e Francesca, del 1887, il riferimento al dramma teatrale del secondo Romanticismo, vagamente grandguignolesco, è palese.
I due corpi, come se fossero stati trafitti, in un solo colpo, dalla stessa spada, giacciono ai piedi di un letto che si riferisce alla liaison erotica.
I due cognati amanti non sono stati in grado, come appare nella Divina Commedia, di sottomettere la pulsione e il sentimento alla ragione. Il primo quadro di Previati coglie un fotogramma dopo il duplice omicidio, compiuto dal marito di lei, fratello, al tempo stesso, dell’assassino.
Trascorre il tempo e – mentre le illustrazioni di Doré diventano imprinting visivo – Simbolismo e Liberty caratterizzano la moda dell’epoca. Nel secondo quadro di Previati, le nudità di Paolo e Francesca sono sinuosamente gettate nel vento, attraversate da una forte energia e da un fremito elettrico, proiettate nell’eterno. E’ il 1909, anno di nascita del Futurismo.