Firenze, 21 febbraio 2024 – “Nelle parole mi ci perdo. Nelle figure, invece, mi ci trovo”, è la sintesi del pensiero e del lavoro di Roberto Innocenti, grande professionista fiorentino dell’immagine e protagonista di “Roberto Innocenti. Illustrare il tempo” la mostra promossa da Città Metropolitana di Firenze curata da Paola Vassalli e Valentina Zucchi e organizzata da MUS.E, che dal 22 febbraio al 26 maggio 2024 vedrà Palazzo Medici Riccardi celebrare l’opera dell’illustratore fiorentino.
La mostra, allestita nelle Sale Fabiani, offre agli esperti, agli appassionati e al grande pubblico l’occasione di approfondire il lavoro di Innocenti a cavallo fra XX e XXI secolo. Le tavole dell’illustratore – che col suo tratto inconfondibile ha interpretato capolavori immortali della letteratura come Le avventure di Pinocchio, Canto di Natale, lo Schiaccianoci, solo per citarne alcuni – tanto dense e accurate nei dettagli quanto innovative e ampie nell’impianto e nel taglio visivo, restituiscono al lettore un universo immaginifico ricco di suggestioni e di stimoli. L’attenzione ai personaggi, alle architetture, al paesaggio – esito di un’osservazione minuziosa ed espressa grazie a un tratto nitido – porta Roberto Innocenti a impaginare scenari di grande fascino, entro cui la storia si apre a ulteriori narrazioni e l’osservazione a infinite indagini. Il suo inconfondibile stile, intriso del nitore prospettico della tradizione fiorentina e nel contempo sedotto da una modernissima visione cinematografica, invita il lettore a esplorare un mondo che appare più reale del nostro.
I visitatori potranno dunque apprezzare una ricca selezione di lavori, oltre ottanta, ripercorrendo le tappe salienti della sua opera e restituendo il filo rosso tanto del suo lavoro quanto delle storie da lui illustrate. I suoi libri più noti e più amati saranno ripercorsi grazie una rosa di disegni magistrali, che il pubblico avrà la possibilità di osservare e apprezzare, offrendosi altresì come strumenti per riflettere sui grandi temi attraversati tanto dalla fiaba quanto dalla storia.
“Rendere immagine il tratto profondo della favola, anche quando essa è crudele, richiede una sensibilità e un’arte fuori dal comune. Roberto Innocenti è anche sotto questo profilo un grande artista – ha commentato Letizia Perini, consigliera della Città Metropolitana di Firenze delegata alla Cultura -. Il suo artigianato illustrativo ci ha consegnato una sintesi rara tra raffinatezza e poesia, anche quando la favola richiede sorriso e ironia. I suoi Pinocchio e Cenerentola esprimono molto bene questa interpretazione della favola che, nella sua particolarità, evidenziata in modo ordinato dalla cura di ogni dettaglio, è anche una forma di rispetto del lettore, non solo del bambino, primo destinatario, ma del bambino e dell’adolescente che rimane nell’adulto bisognoso di quello sguardo incantato, partecipe, curioso e commosso che legge il testo e ammira le sue illustrazioni”.
“Le opere di Roberto Innocenti sono grande letteratura, e sono per tutti, piccoli e grandi lettori – spiega la curatrice della mostra Paola Vassalli -. Riconosciuto nel mondo fra i massimi autori contemporanei, Innocenti anche grazie a questa mostra, per la quale rendiamo omaggio alla città di Firenze, non è più straniero nella sua terra; oggi può sentirsi finalmente a casa. Resta un piccolo grande passo da fare, un passo di civiltà oltre che di saggezza: trovare una degna casa alla sua opera. É questa la sfida per la sua città; questo è l’impegno che chiediamo al suo e al nostro Paese”.
“Le tavole di Roberto Innocenti sono opere d’arte – commenta Valentina Zucchi, curatrice del Museo di Palazzo Medici Riccardi e co-curatrice della mostra – Indagano lo spazio e il tempo restituendoci scorci sul mondo – vero o immaginario che sia – e invitandoci a leggere. Sì, le sue immagini sono un invito alla lettura visiva, a quell’esercizio cognitivo ed estetico cui siamo, paradossalmente, sempre meno abituati: esplorando i suoi luoghi, osservando i suoi personaggi, respirando le atmosfere che egli sa così poeticamente rendere cogliamo senza bisogno di parole le verità della storia, le profondità della realtà, le vertigini dell’immaginazione. Roberto Innocenti ci insegna a guardare e lo insegna a ciascuno di noi, perché le sue sono opere per tutti, nate per moltiplicarsi all’infinito fra le pagine dei suoi libri, pronte a essere replicate senza sosta e a destinate alle mani da chiunque; una moltiplicazione che anziché dividere espande il loro potere ben oltre i luoghi del sapere, i muri delle case, le frontiere dei paesi. Questa mostra è un’importante occasione culturale per ammirare dal vivo i prototipi dei suoi capolavori e per vivere tutta la magia delle sue illustrazioni“.
Profondamente segnato dalla Seconda guerra mondiale nella sua infanzia, l’inclinazione al disegno di Innocenti trova le prime espressioni nei settori della grafica e dell’animazione, per poi conoscere un crescente successo nell’illustrazione, portandolo a diventare una delle figure di spicco del panorama internazionale: nel corso degli anni egli riceve i massimi riconoscimenti e nel 2008 viene insignito, unico illustratore italiano, dell’Hans Christian Andersen Award, il premio Nobel della letteratura per ragazzi. Nell’autunno del 2020 gli viene assegnato il premio Maestro d’Arte e Mestiere (Mam) nella categoria “illustrazione e fumetto”, prestigioso riconoscimento alle eccellenze tra i Maestri d’Arte italiani e omaggio alle “mani intelligenti” del bel paese.
Dopo alcuni libri d’esordio le prime celebri creazioni di Roberto Innocenti si hanno all’inizio degli anni Ottanta (Cenerentola è del 1983 e Rosa Bianca del 1985) e negli anni successivi l’autore sviluppa con la sua eccellente cifra stilistica una serie di libri che lo porteranno alla notorietà in tutto il mondo: mentre Rosa Bianca viene tradotto in oltre venti lingue, tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo prendono vita con The Creative Company i capolavori di Le avventure di Pinocchio, Canto di Natale, Schiaccianoci, L’ultima spiaggia, La storia di Erika, la Casa nel tempo.
Che si tratti della reinterpretazione dei classici della letteratura o del racconto della storia del Novecento, Innocenti offre allo sguardo l’incanto cristallino della verità, che trova la sua prima conferma nello spazio sapientemente costruito, presentato secondo un approccio rigoroso, di sapore archeologico. Eppure la sua narrazione visiva, costellata di artifici percettivi, colte metafore, ironiche citazioni, gioca con la ragione sublimandola in poesia: interrogando gli effetti del tempo, indagando ciò che c’è dietro le superfici e oltre i limiti, Innocenti condivide con noi l’aporia di una rappresentazione che guarda alle profondità irrisolte del nostro vivere (comunicato stampa).
Roberto Innocenti
Roberto Innocenti (Bagno a Ripoli, 1940) è il solo illustratore italiano insignito dell’Hans Christian Andersen Award (2008), il Nobel della letteratura per ragazzi, secondo nella storia dopo Gianni Rodari (1970). Fra i massimi riconoscimenti internazionali, riceve la Golden Apple della Biennale Illustratori di Bratislava per Rose Blanche (1985) e per A Christmas Carol (1991). Del 1985 è anche il premio Gustav Heinemann per la Pace. Fra i massimi illustratori contemporanei, ha ricevuto il Certificate of Excellence del New York Times. Autodidatta, viene pubblicato nei primi anni Ottanta su “Graphis Annual”. Il successo di Innocenti arriva prima di tutto grazie alla sua infinita pazienza e perseveranza. Oggi il suo talento è riconosciuto in tutto il mondo, ma la strada è stata complessa; il rifiuto e il silenzio sono stati suoi frequenti compagni. Nel frattempo, tuttavia, gli amici, i collaboratori e i colleghi lo hanno aiutato a costruire la sua strada verso il successo nel mondo dell’editoria per l’infanzia. John Alcorn, Rita Marshall e in ultimo The Creative Company sono solo alcuni dei nomi che hanno contribuito ad aprirgli le porte della fama internazionale. Riconoscimento che l’uomo e il suo talento hanno ampiamente meritato. A pubblicarlo per primo in Italia è ancora una volta un piccolo editore, Alfredo Stoppa, per la casa editrice C’era una volta di Pordenone. Oggi in Italia i suoi libri sono nel catalogo de La Margherita edizioni.