Scavi nella tomba di un bambino d’epoca romana. Fu sepolto con un fischietto dalla forma d’uccellino

I fischietti erano giochi con i quali i più piccoli - specialmente i maschi - imparavano, al contempo, a modulare i suoni che imitavano i canti dei volatili, che potevano essere utili come richiami per la caccia con le reti o con il vischio

Un fischietto utilizzato come gioco venne inserito nel corredo funebre della tomba di un bambino vissuto durante l’epoca imperiale romana sulle coste dell’Egeo, nei pressi di Asso, una cittadina turca ricca di storia: vi visse Aristotele per un anno e fu visitata da Paolo di Tarso. Fu fondata nell’VIII secolo a.C. da coloni dell’isola di Lesbo, che vi costruirono il tempio di Atena nel 530 a.C.

Di recente, nei pressi della chiesa di Ayazma, durante gli scavi è stato portato alla luce un fischietto in terracotta che si ritiene abbia 2000 anni e sia di epoca romana, posto in dono nella tomba di un bambino. I fischietti erano giochi con i quali i più piccoli – specialmente i maschi – imparavano, al contempo, a modulare i suoni che imitavano i canti dei volatili, che potevano essere utili come richiami per la caccia con le reti o con il vischio.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz