Entrambi probabilmente appartenevano a giovani donne e furono ad esse donati durante il fidanzamento. Perché furono smarriti? Durante una passeggiata in campagna? Oppure alla fine di una scenata di gelosia?
Il 10 settembre 2024, presso la celebre casa d’aste Noonans, i due anelli antichi, scoperti nel terreno da cercatori di metalli, saranno messi all’asta. Il guadagno derivante dalla vendita verrà diviso tra il proprietario del terreno e il cercatore di metalli, secondo quanto previsto dalla legge britannica.
Tra i pezzi in evidenza troviamo un anello medievale con smeraldo del XIV secolo e un raro anello posy d’oro del XII secolo.
Primo anello: tesoro medievale con smeraldo
Uno dei pezzi centrali dell’asta è un anello medievale in oro con smeraldo, datato ai primi del XIV secolo. Questo stirrup ring ha un cerchio di sezione a D, decorato con un castone triangolare rialzato, al cui centro si trova uno smeraldo ovale a cabochon. Il design è ulteriormente arricchito da tre motivi a grappolo di uva o gelso ai lati del castone, simboli di rinascita e nobiltà. Era probabilmente un anello di fidanzamento. Nell’antichità si usava lo smeraldo per rappresentare la promessa matrimoniale e la castità. L’anello di fidanzamento con pietra verde era poi accostato, nel corso delle nozze – in tanti casi – a una fede con rubino, simbolo matrimoniale.
L’anello, scoperto nel 2022 da un cercatore di metalli nel Cambridgeshire, è stato registrato nel Portable Antiquities Scheme con il numero CAM-1BD43B. Nonostante la sua importanza storica, è stato disclamato dal Treasure Act, permettendo così la sua vendita sul mercato ordinario. Il suo valore stimato per l’asta è compreso tra 1.600 e 2.000 sterline. Duemila sterline equivalgono a 2367 euro.
Il secondo anello: un elegante posy ring d’oro
Il secondo pezzo è un anello posy medievale d’oro, datato alla fine del XII secolo. Questo tipo di anello, noto per le sue iscrizioni amorose o devozionali, presenta un cerchio di sezione rettangolare, con un’iscrizione incisa su tredici pannelli rettangolari concavi. L’iscrizione in lettere romane o lombarde recita: ‘+.ET.IB.II.N:G:I’, che, seppur non completamente decifrata, potrebbe essere interpretata come “E a te, io che ti amo”.
Ritrovato nel 2022 a Bradfield, nell’Essex, un villaggio che nel 1086 contava solo 22 famiglie, questo anello è stato anch’esso registrato nel Portable Antiquities Scheme con il numero ESS-B9A945 e disclamato dal Treasure Act (ref: 2022-T770). Il valore stimato per questo anello è tra £2.400 e £3.000. Le cifre sono in sterline. 3mila sterline equivalgono a 3551 euro. Naturalmente sono stime. In molti casi le cifre, all’asta, aumentano notevolmente. Ed è anzi la politica delle case d’asta proporre prezzi che non provochino l’esclusione di una fascia di possibili offerenti. Sarà poi la gara a determinare il prezzo finale.
Il Treasure Act: cos’è e come funziona
Il Treasure Act, introdotto nel 1996 in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord, regola la gestione dei tesori archeologici ritrovati da privati cittadini. La legge richiede che oggetti di valore storico, specialmente quelli in oro o argento, e che abbiano più di 300 anni, siano dichiarati alle autorità locali. Una volta esaminati, se vengono riconosciuti come “tesori”, possono essere acquisiti da musei, con il ricavato della vendita suddiviso tra il cercatore e il proprietario del terreno. Se non vengono classificati come tesori, possono essere disclamati e rimessi sul mercato da chi li ha trovati e dal proprietario del fondo agricolo.