Ciò che è certo, analizzando tutti di documenti d’archivio è che Costanza- di solo sedici anni più vecchia di Michelangelo – ci fu, più o meno segretamente, dietro ogni spostamento di Merisi, offrendogli sempre protezione e aiuto, proprio fino agli ultimi giorni.
E’ un’autentica rivoluzione del “sistema Merisi”, una delle maggiori, articolate scoperte nel campo della storia dell’arte e della cultura: cento disegni del giovane di Caravaggio, realizzati in Lombardia, - di cui ottantatre saranno ripresi più volte nelle opere dalla maturità - dieci ritratti inediti realizzati ad olio, un autografo biglietto di protesta, l’identificazione del volto di Costanza Sforza Colonna, la protettrice del pittore, un possibile autoritratto milanese dell’artista, i diversi esercizi compiuti dal giovane pittore per prepararsi al trasferimento romano.
Il Ciclo di Padernello è da ritenersi, all’interno dell’articolata e a volte inaspettata, vicenda pittorica di Giacomo Ceruti (1698-1767) una raccolta di opere intesa come “summa artistica”, senza chiaramente dimenticare e sottovalutare alcuni efficaci ritratti nobiliari, altre tele di soggetto pauperistico, le nature morte, e qualche esempio di pittura religiosa. Il Ciclo è composto da quindici grandi tele, acquisite da Bernardo Salvadego, attraverso l’antiquario Achille Coen, all’asta della collezione Avogadro, Fenaroli -Avogadro, Maffei Erizzo che si tenne il 20 aprile 1882, in Palazzo Fenaroli, a Brescia