Lo scultore diede il volto di Giulio II al suo Mosè. Il papa, tra una ridda di critiche serpeggianti e di indignati commenti, non si era più raso e un fiume di crine candido scendeva sul suo petto. Ma perché aveva deciso di somigliare a un ebreo o a un musulmano? Il segreto sta in un’antica medaglia
Leggi tutto La barba dello scandalo. Diversi modi di toccarsi la barba, diversi significati. A partire da MoséI disturbi mentali di cui soffriva l’artista olandese - secondo la teoria del filosofo e psichiatra tedesco Karl Jasper - avrebbero funzionato da catalizzatore nel determinare la sua immensa sensibilità pittorica
Leggi tutto Van Gogh: il malessere impresso nei campi di granoCupido colpisce più al museo che in discoteca. E’ il risultato che emerge da uno studio scientifico condotto dall’Ipsa - Istituto italiano di psicologia analitica -, e guidato da Massimo Cicogna.
Leggi tutto La scintilla dell’erotismo scocca nei musei. Nella Gipsoteca Canova, poi…Genialità e irregolarità formano spesso un binomio indissolubile
- tanto è vero che si parla di genio, appunto, e sregolatezza -, ma in questo caso forse si è esagerato. Adolf Wolflì, svizzero (1864-1930), è stato recluso per buona parte della sua vita in manicomio, considerato un pazzo pericoloso, accusato pure di pedofilia.
Leggi tutto Wolflì, artista pazzo – Il pedofilo-manicomio divenne un maestro della contemporanea"Sì. Era una persona ingestibile, che divorava giornali, film e trasmissioni televisive; un bambino che voleva tutto e subito; e poi così bello ed elegante, amante delle scarpe di marca, delle fotomodelle, delle automobili di lusso, delle droghe e dei viaggi in giro per il mondo. Schifano era curiosissimo, comprava una decina di riviste internazionali che non leggeva, teneva accesi diversi televisori nella stessa stanza, viveva in un flusso di informazioni in movimento".
Leggi tutto Mario Schifano – Giorgio Marconi: "Bello e impossibile, geniale e ingestibile"Perché trentamila anni fa i pittori del Paleolitico ritraevano la profondità con le stesse tecniche di oggi? E perché i futuristi hanno “fallito” nel tentativo di rappresentare il dinamismo? Prosegue il racconto affascinante dei rapporti che intercorrono tra la fisiologia del cervello e l’espressione artistica. In questo articolo parliamo di spazio e movimento
Leggi tutto Eppur si muove, la neuroscienza spiega le magie cerebrali della pitturaIL RAGNO NELL'ARTE - Considerato come uno degli ispiratori della poetica surrealista, il simbolista Redon ha lavorato molto spesso alla proiezione di materiale che emerge dalla psiche e, soprattutto, dal serbatoio dell’incubo...
Leggi tutto Il ragno che sorride di Odilon Redon, una proiezione della psiche e del pubeIn buona parte i malati dipinti dai pittori del Cinquecento e del Seicento erano affetti da grande isteria, e questa diagnosi retrospettiva di una malattia nervosa allora misconosciuta e attribuita a cause soprannaturali è una prova nient’affatto trascurabile della perspicacia degli artisti. E durante il Seicento, in virtù dell’amore per gli accesi contrasti che contraddistinguono la forma mentis barocca, l’osservazione diverrà ancor più ravvicinata e inquietante, fino alla rappresentazione di un autentico orrore che sommuove il volto dell’effigiato e che giunge a contagiare sinistramente l’osservatore.
Leggi tutto Gli indemoniati nella pittura